LUGANO

La prima luce dell'universo

Giovedì 23 novembre alla Biblioteca Cantonale una conferenza sulle radiazioni emesse ‘appena’ 380'000 anni dopo il Big Bang

Il più grande spettacolo dopo il Big Bang
(@Keystone)
22 novembre 2023
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Guardare nel passato si può: basta alzare gli occhi al cielo durante una notte limpida. La luce proveniente dai corpi celesti ha viaggiato anche per miliardi di anni prima di colpire i nostri occhi, portando l’immagine degli oggetti non come sono oggi, ma come erano in un passato anche molto remoto. Questo dono della natura ci permette di osservare il cosmo non solo nello spazio, ma anche nel tempo, come se sfogliassimo l’album fotografico della sua evoluzione. Esiste, però, un ‘sipario’, un limite alla nostra possibilità di osservare direttamente il passato dell’universo: è il fondo cosmico di microonde, una radiazione che si è disaccoppiata dalla materia 380’000 anni dopo il Big Bang e che oggi ci porta l’immagine dell’universo antico, quando non esistevano ancora né stelle né galassie. Osservare questa ‘prima luce’ ci permette di usare gli occhi della mente per scoprire un passato ancora più remoto e fare ipotesi sull’evoluzione futura. La conferenza racconterà questo processo, ripercorrendo anche la storia delle osservazioni in questo campo e gettando uno sguardo sulle domande che gli scienziati stanno affrontando oggi. Con Aniello Mennella, professore ordinario di Astronomia e Astrofisica all'Università degli Studi di Milano; con Renzo Ramelli, presidente Società Astronomica Ticinese; e con Luca Saltini della Biblioteca cantonale di Lugano.

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