Culture

Piero Angela, un anno senza la voce della divulgazione

Il giornalista si è spento il 13 agosto del 2022. Animato da una grande curiosità e dal gusto del racconto, ha formato intere generazioni di spettatori

Superquark, uno dei suoi programmi di punta
(Rai)
14 agosto 2023
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Il 13 agosto di un anno fa ci lasciava Piero Angela, scomparso a 93 anni senza mai perdere la curiosità e il gusto di raccontare, incuriosire e far crescere generazioni di spettatori.

A testimoniarlo decine di programmi, inchieste, approfondimenti, oltre a dodici lauree honoris causa, una quarantina di libri, la medaglia d'oro della cultura italiana, le onorificenze di Grande Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana e di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, riconoscimenti in Italia e all'estero.

Nel suo lungo viaggio tra preistoria, passato e futuro, surfando tra i globuli rossi ingranditi in 3D, guidando il pubblico tra i segreti del cosmo, perfino apparendo sotto forma di ologramma, ha preso in mano gli spettatori e li ha portati con sé, in mezzo a mille peripezie, incontri, scoperte e avventure.

Nato a Torino nel 1928, Piero Angela aveva iniziato la sua carriera giornalistica in Rai come cronista radiofonico, poi inviato e conduttore del tg, poi ancora inventore e conduttore di programmi che hanno contribuito a diffondere tra gli italiani una cultura scientifica, da Quark a Superquark per citare i più importanti, con i quali ha fondato per la tv italiana una solida tradizione documentaristica. Ha firmato decine di libri a sfondo divulgativo.

Nel 2017 si era raccontato nel libro autobiografico "Il mio lungo viaggio": "Ho sempre avuto reticenza a parlare di me, ora che mi avvicino ai novant'anni, comincio a pensare che sono stato testimone diretto di tanti eventi piccoli e grandi, e che forse alcuni di questi potevano interessare", aveva spiegato. "Non è un libro di divulgazione scientifica, ma un racconto personale dedicato al pubblico che da tanti anni mi segue nel mio lavoro, spesso con vero affetto". Aveva così svelato le sue esperienze, il dietro le quinte di oltre mezzo secolo di televisione.

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