Culture

San Pietro e Paolo: chi erano i Santi festeggiati il 29 giugno

Considerati i padri del Cristianesimo, avevano origini e idee molto diverse su come impostare la nuova religione nei primi secoli

In sintesi:
  • San Pietro vedeva il Cristianesimo come prosecuzione dell'ebraismo, San Paolo ne rivendicava la discontinuità
  • Entrambi, secondo la tradizione, morirono il 29 giugno del 67 d.C. per martirio
La Crocifissione di San Pietro e la Conversione di San Paolo in due dipinti del Caravaggio
(fonte: Wikipedia)
29 giugno 2023
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Il 29 giugno in Ticino è un giorno festivo, dedicato alla memoria dei Santi Pietro e Paolo. La ricorrenza celebra i due Apostoli per il loro ruolo fondamentale nella prima fase dell'evangelizzazione nei primissimi secoli del Cristianesimo. I due Santi erano molto diversi tra loro, tanto da entrare in contrasto nella fase di definizione dei fondamenti del nuovo credo. San Pietro secondo il racconto evangelico si chiamava Simon ed era stato chiamato da Gesù a seguirlo nella sua predicazione mentre pescava sul lago di Tiberiade. San Paolo, nato con il nome di Saulo di Tarso, era invece un ebreo di formazione greco-ellenistica e cittadino romano: secondo gli Atti degli Apostoli, mentre si recava a Damasco per reprimere i movimenti cristiani in città, venne folgorato da una luce intensissima udendo le parole di Gesù dal cielo "Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?", cadendo da cavallo e rimanendo cieco per tre giorni e venir accolto e guarito proprio dai cristiani di Damasco.

Diversi erano anche a livello dottrinale: San Pietro considerava il Cristianesimo nascente come una prosecuzione del giudaismo tanto da voler imporre ai pagani convertiti usanze ebraiche come la circoncisione. San Paolo, invece, considerato il maggior evangelizzatore dei pagani per la sua opera di conversione e fondazione di nuove chiese locali compiuta nei suoi quattro viaggi, ciò che gli valse l'appellativo di "Apostolo delle genti", vedeva nel Cristianesimo fondamentalmente una nuova religione discontinua rispetto alla tradizione giudaica e accessibile a tutti senza necessariamente dover passare dall'affiliazione al giudaismo. Il compromesso fu raggiunto durante il primo Concilio di Gerusalemme, con la decisione di imporre ai pagani neoconvertiti solo alcune prescrizioni come l'astensione da alcuni cibi.

Entrambi i Santi furono accomunati dal destino del martirio per la fede cristiana che, secondo la tradizione secolare, avvenne durante la persecuzione operata dall'imperatore Nerone e nello stesso giorno, ovvero proprio il 29 giugno dell'anno 67 d.C. : San Pietro, non essendo cittadino romano, fu condannato alla crocifissione che, secondo il suo espresso desiderio, fu eseguita a testa in giù in quanto non riteneva di essere degno di morire allo stesso modo di Gesù. San Paolo, invece, in quanto cittadino romano ottene la morte meno infamante tramite decapitazione.

Ai due Santi, patroni della città di Roma, sono dedicate due fra le chiese più importanti del Cristianesimo sorte nei luoghi identificati tradizionalmente come quelli del martirio: a San Pietro è dedicata la Basilica vaticana, la "madre di tutte le chiese", mentre a San Paolo è intitolata la Basilica di San Paolo fuori le mura.

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