Musec

Il disegno di una madre, il viaggio di una figlia

Tra i ‘Disegni di bambini giapponesi della Raccolta Levoni’ al Musec c'è quello di Ayabe Mizuki, la cui figlia, da Fukuoka, ha raggiunto Lugano

Fukui Shiho riceve da Paolo Campione, direttore del Musec, una copia del disegno della madre
(Museo delle Culture Lugano)
15 maggio 2023
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L’arte è fonte di sorprese che attraversano il tempo. È accaduto al Museo delle Culture di Lugano (Musec), dove è esposto il progetto ‘La memoria della modernità. Disegni di bambini giapponesi della Raccolta Levoni’, che ha portato alla pubblicazione di un catalogo omonimo e di un’esposizione di 53 disegni di bambini giapponesi eseguiti nel 1938. Uno di questi lavori fu realizzato con i pastelli a olio da Ayabe Mizuki, bimba di otto anni della Scuola elementare di Soeda, piccola località nella Prefettura di Fukuoka.

Nel selezionare il materiale, gli specialisti hanno dovuto ricostruire con attenzione i nomi dei piccoli autori, poiché in giapponese uno stesso ideogramma può essere letto in modi diversi. Laddove l’operazione si è resa estremamente complessa, i ricercatori si sono rivolti direttamente ai Comuni di residenza dei bambini, venendo a contatto con diversi loro discendenti. Uno di essi, ovvero Fukui Shiho, figlia di Ayabe Mizuki, è partita da Fukuoka per arrivare a Lugano il 7 maggio scorso, dopo aver toccato Tokyo, Helsinki e Milano, al termine di venti lunghe ore di viaggio.

Come l'acqua

La discendente dell’allora piccola artista ha visitato la mostra, accompagnata dai ricercatori del museo e da una delegazione dell’Associazione italo-giapponese Miciscirube di Como. A proposito del nome “Mizuki”, alla base di questo ‘ricongiungimento’, la signora Fukui ha raccontato che sua nonna diede a sua madre questo nome estremamente raro, componendo due ideogrammi: mizu, 水 (“acqua”) e ki, 器 (“contenitore”), l’augurio di una vita adeguata alla sua personalità, la speranza che così come l’acqua si adatta a ogni contenitore, così la vita della piccola potesse trovare una forma in base ai vari accadimenti.

‘Disegni di bambini giapponesi’ al Musec potrebbero dunque portare dal Giappone a Lugano altri discendenti, prima che nel Paese del Sol Levante la mostra possa trovare una sua sede adeguata.

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