Televisione

Presunte molestie alla RTS, Marchand: 'Nessuna copertura'

Il direttore generale della SSR si esprime sul caso sollevato da Il Temps che ha investito l'ex Darius Rochebin e l'azienda. E Sommaruga condanna.

Gilles Marchand, SSR: 'Nessuna copertura' (Keystone)
2 novembre 2020
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Per la prima volta, oggi, il direttore generale della SSR Gilles Marchand si esprime sulla bufera che ha investito la filiale romanda RTS per presunte molestie sessuali coperte dai quadri dell'azienda. Ripone assoluta fiducia nel suo direttore, che nel 2017 aveva del resto preso il posto di Marchand quando quest'ultimo è stato promosso. "Pascal Crittin è perfettamente sincero nelle sue spiegazioni. Farà ogni sforzo per identificare i problemi. Non dubito della sua buona fede e lo aiuterò il più possibile", afferma Marchand in un'intervista pubblicata oggi da vari quotidiani romandi.

Il caso

Le Temps ha raccolto le testimonianze di una trentina di dipendenti di RTS, pubblicate quasi esclusivamente in forma anonima, relative a comportamenti inadeguati sin dal 2010. Molte riguardano l'ex presentatore del telegiornale serale dell'emittente, Darius Rochebin, che in Romandia è un volto notissimo e al quale si riconoscono notevoli competenze professionali. Crittin, intervenuto alla radio e alla televisione romanda sabato poco dopo l'uscita dell'inchiesta, ha assicurato che da oggi sono in corso le verifiche sui fatti riportati dall'articolo. "Un'azienda esterna esaminerà se il dispositivo in vigore necessita di migliorie". Crittin ha aggiunto che "non è accettabile che le vittime non osino testimoniare. La parola deve essere liberata".

'Nessuna copertura'

In risposta alla domanda se la SSR fosse a conoscenza di sospetti di comportamenti inappropriati presso la RTS, Marchand insiste sul margine di manovra lasciato alle aziende regionali in questo ambito: "Questo tipo di questioni viene discusso in occasione di conferenze tenute dalle direzioni regionali delle risorse umane con la direzione generale. Se ne parla anche nelle riunioni periodiche che tengo con i direttori di ciascuna delle quattro regioni. La SSR ha sviluppato un quadro comune di comportamenti che ci si aspetta dai propri dipendenti e strumenti per identificare e gestire situazioni di questo tipo. Tuttavia, le regioni sono autonome nella loro applicazione". Stando all'inchiesta di Le Temps, due quadri di RTS che si sarebbero resi protagonisti di comportamenti inappropriati in ambito sessuale, sarebbero stati mutati ad altre funzioni, senza sanzioni. Marchand smentisce: "Non ci sono confinamenti dorati alla SSR, ma funzioni con direttive chiare e verificate".

Sommaruga solleverà la questione

Il quotidiano friburghese La Liberté ha interrogato la presidente della Confederazione, Simonetta Sommaruga. In un articolo pubblicato oggi, la responsabile del Dipartimento federale delle comunicazioni (DATEC) "condanna fermamente ogni forma di molestia, sul lavoro e in qualsiasi altro contesto". Promette che solleverà la questione "nel quadro dei regolari colloqui con la direzione della SSR".

Proteste di piazza

Circa 50 persone si sono riunite oggi pomeriggio davanti alla sede della Radiotelevisione romanda (RTS) a Ginevra per chiedere un cambiamento immediato nella cultura manageriale dell'azienda. Un'azione di protesta ha avuto luogo anche davanti alla sede della RTS a Friburgo. "Siamo arrabbiati con la direzione, che si è dimostrata incapace di mettersi in discussione", ha detto, a Ginevra, Mireille Senn, membro del comitato del Sindacato svizzero dei mass media (SSM). "Vogliamo la sospensione delle persone implicate, che i colpevoli siano puniti". Il SSM chiederà un'indagine in particolare sull'operato dei vertici aziendali. A Friburgo i manifestanti hanno denunciato il "comportamento sessista e sessuale" rivelato da Le Temps. Intendono sostenere le vittime degli abusi.

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