Ticino

‘Non sarà facile, ho accettato perché voglio bene alla Lega’

Norman Gobbi eletto per acclamazione dall'assemblea coordinatore del movimento. Salta il Consiglio direttivo

Gobbi
(Ti-Press/F. Agosta)
17 dicembre 2023
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«A coloro che erano in sala ho detto che “non mi state facendo un regalo”, perché essere consigliere di Stato e contemporaneamente coordinatore del movimento sarà tutt'altro che facile, non sarà insomma una passeggiata. Ho accettato poiché voglio bene alla Lega, come le persone che erano qui stasera. Svolgerò questa funzione almeno fin dopo le ‘comunali’ del prossimo aprile: poi spero che sia possibile nominare il mio o la mia subentrante affinché con la sua squadra possa lavorare con un certo anticipo per le elezioni cantonali del 2027, che per noi saranno importanti, determinanti». La Lega dei Ticinesi ha da stasera il proprio coordinatore: è Norman Gobbi, in governo dal 2011. L’assemblea straordinaria del movimento – tenutasi a Rivera al Centro cantonale della protezione civile e come da tradizione a porte chiuse per i cronisti – lo ha appena designato per acclamazione. Non solo. Quasi all’unanimità (nessun contrario e tre astenuti, secondo quanto da noi appreso) l'assemblea ha accolto la proposta di Antonella Bignasca di abolire il Consiglio esecutivo. Una novità non da poco e forse da qualcuno digerita a fatica. «Sarà il coordinatore a decidere la squadra con chi lavorare, anche per la revisione degli statuti», spiega Bignasca alla ‘Regione’.

‘E adesso una linea chiara’

«Era ora che si optasse per la figura del coordinatore – afferma la vicecapogruppo in Gran Consiglio Sabrina Aldi –. La decisione che è stata presa dall’assemblea permetterà fra l’altro di snellire i processi decisionali interni al movimento». Per Eolo Alberti, già granconsigliere, la Lega «doveva comunque tornare ad avere una figura di riferimento, che sappia trascinare». Un coordinatore che con il suo staff, sostiene a sua volta Omar Balli, parlamentare, «detti una linea chiara, affinché poi si remi tutti nella direzione indicata. E la scelta di Gobbi mi sta bene».

‘È anche una questione di trasparenza’

Commenta Andrea Censi: «Per noi leghisti, per i cittadini e per la politica in generale è fondamentale che vi sia una persona di riferimento. È una questione di trasparenza anche verso l'esterno: per anni questa mancanza di chiarezza ci ha penalizzati. La lacuna è stata adesso colmata». Addio al Consiglio esecutivo, un passo opportuno? «Ribadico quello che ho detto in assemblea: poco importa da chi sia o come sia composta la Direzione della Lega, quello che per me conta – sottolinea il parlamentare – è che sia formata da persone veramente vicine al nostro movimento, anche se non hanno una carica politica. Un consesso composto solo da eletti in Gran Consiglio o in Consiglio di Stato rischia di cantarsele e suonarsele: ci vogliono invece anche persone fuori dai giochi, fuori dalle istituzioni, che abbiano però spirito critico. Per consigliare e anche per criticare scelte e non scelte del movimento. Credo che stasera la Lega abbia dato un segnale di cambiamento».

Lui: l'alleanza funziona, la sfida è non finire schiacciati

Il cosiddetto anno elettorale si chiuderà con le ‘comunali’ dell’aprile 2024, ma per la Lega il bilancio dei precedenti due appuntamenti con le urne è tutt'altro che esaltante, anzi. Alle elezioni cantonali di questa primavera ha sì confermato i due consiglieri di Stato Gobbi e Claudio Zali, grazie anche al sostegno dell’alleato democentrista, ma ha perso quattro seggi in parlamento, che vanno ad aggiungersi ai quattro ‘saltati’ nella tornata del 2019. Alle ‘federali’ di ottobre ha riconfermato al Nazionale Lorenzo Quadri, tuttavia il secondo seggio d’area è andato all’Udc, con la quale aveva (ri)fatto la congiunzione. E una parte dei lavori dell'assemblea – una cinquantina i presenti, soprattutto granconsiglieri e municipali – è stata dedicata alla discussione dei risultati di ottobre.

Gobbi coordinatore, ma anche traghettatore di un movimento con qualche evidente difficoltà in termini di consensi verso l’Udc? «Non è certo un mistero – risponde il consigliere di Stato – che nella Lega io sia quello più vicino all’Udc: detto questo, ritengo che il discorso di area debba essere mantenuto perché l’alleanza con i democentristi funziona e i risultati lo dimostrano. Per la Lega – prosegue Gobbi – la sfida è di non finire schiacciata in questa alleanza».

Comunali in vista. E per Lugano...

La Lega si affida dunque a Gobbi. Le elezioni comunali si avvicinano e per quanto riguarda ad esempio la corsa al Municipio di Lugano si fanno, oltre a quelli degli uscenti Michele Foletti e Lorenzo Quadri, i nomi dello stesso Andrea Censi e di Andrea Sanvido. Censi è stato membro del legislativo cittadino ed è al suo secondo mandato in Gran Consiglio, Sanvido è in Consiglio comunale (co-vicecapogruppo) e da aprile è anche deputato al parlamento cantonale.

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