Ticino

Pandemia, sì ai 18 milioni agli ospedali per i mancati introiti

Sottoscritto il rapporto di Matteo Quadranti. La commissione parlamentare della Gestione invita il parlamento a stanziare il credito

Nosocomi sotto pressione nel periodo della pandemia
(Ti-Press)
21 novembre 2023
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Luce verde della commissione parlamentare della Gestione allo stanziamento del credito di 18,2 milioni di franchi per il finanziamento di mancati introiti a causa della pandemia da Covid-19 in ambito ospedaliero. Il sì al relativo messaggio governativo si è concretizzato con la sottoscrizione stamane del rapporto stilato dal deputato liberale radicale Matteo Quadranti.

La pandemia, scrive fra l’altro Quadranti, "ha avuto inevitabilmente – oltre che drammi umani e sforzi personali e organizzativi – ripercussioni anche dal profilo finanziario, sia in termini di maggiori costi, in particolare per il personale, il materiale, le analisi, gli adeguamenti logistici o il mantenimento in prontezza di determinate unità, sia in termini di mancati ricavi". Il Consiglio di Stato, prosegue il relatore, “ha già erogato contributi supplementari per maggiori costi in ragione di 28,8 milioni di franchi per gli anni 2020 e 2021“. Ha inoltre versato, ricorda ancora Quadranti, 3,1 milioni per i costi sostenuti dall’Ente ospedaliero cantonale e dalla Clinica Luganese Moncucco durante il 2021-2022 per mantenere in prontezza dei letti supplementari di cure intense, come deciso dal Gran Consiglio.

Nel rapporto si invita quindi il Gran Consiglio ad approvare la rifusione parziale dei ricavi non conseguiti nel periodo 17 marzo 2020 – 26 aprile 2020, durante il quale vigeva il blocco dei trattamenti, degli esami e degli interventi non urgenti decretato dall’Ordinanza 2 Covid-19 del 16 marzo 2020; la metodologia di calcolo di tali mancati introiti. E lo stanziamento del credito di 18,2 milioni, destinato a versare all’Ente ospedaliero cantonale un importo di quasi 14,6 milioni quale aumento del suo capitale di dotazione, a carico del conto degli investimenti, e agli altri istituti un importo complessivo di 3,6 milioni a titolo di rifusione dei mancati introiti, a carico del conto di gestione corrente. Si chiede inoltre al parlamento di approvare lo scioglimento dell’accantonamento costituito per contributi Covid-19 destinati agli ospedali, attualmente pari a 23,1 milioni nel bilancio dello Stato, a favore del conto di gestione corrente.

Non ha firmato il rapporto il democentrista Tiziano Galeazzi. «Secondo me la Confederazione avrebbe dovuto fare di più in questo specifico ambito in termini finanziari, essendo la gestione della pandemie – aggiunge – di competenza degli Stati e quindi non dei Cantoni. In Gran Consiglio mi asterrò dal voto».

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