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La Lega ‘il 1° agosto’. L’Udc ‘l’11 luglio’

Liste ‘federali’, le scadenze del movimento di via Monte Boglia e dei democentristi. Papabili e un obiettivo comune: al Nazionale un seggio d’area in più

Anche Daniele Caverzasio e Piero Marchesi trai i probabili candidati
(Ti-Press)
24 giugno 2023
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In ordine cronologico: dapprima il Partito socialista, poi il Partito liberale radicale e l’altro ieri sera il Centro. Se ci limitiamo ai partiti di governo, tre su quattro hanno ufficializzato in queste due ultime settimane le squadre di candidati per le elezioni federali di ottobre. Manca dunque la Lega: la lista per il Nazionale, con l’eventuale aspirante senatore o senatrice, era attesa per domenica 11 giugno, in occasione dell’assemblea del movimento. Ma niente. Ci si è appellati alla necessità di prendersi più tempo per completare i ranghi.

Caverzasio: attendiamo qualche conferma

«Nel frattempo le discussioni sono proseguite – dichiara a ‘laRegione’ il deputato al Gran Consiglio e municipale di Mendrisio Daniele Caverzasio, designato pochi giorni fa dal Consiglio esecutivo leghista nuovo portavoce del movimento di via Monte Boglia –. Siamo ancora in attesa di qualche conferma, ma la lista è quasi completa». I nomi finora trapelati sono quelli dello stesso Caverzasio, dei colleghi in Gran Consiglio Michele Guerra, Sem Genini e Maruska Ortelli, nonché del consigliere nazionale uscente Lorenzo Quadri. Bocche cucite invece su altri possibili candidati in lizza per Berna.

L’intento della Lega rimane di comporre una lista «con personalità diverse tra loro, indubbiamente forte e che possa fare bene», afferma Caverzasio, ribadendo che l’obiettivo è di «riconquistare il seggio perso quattro anni fa al Nazionale (quando la leghista Roberta Pantani non fu rieletta, ndr). Faremo sicuramente in modo di avere una squadra competitiva».

Quanto alle trattative con l’Udc, con cui è stato siglato un accordo per la congiunzione delle liste, la Lega rimane dell’idea che per la Camera dei Cantoni sarebbe preferibile presentare un candidato per schieramento nonostante il patto preveda di correre con il democentrista Marco Chiesa – consigliere agli Stati uscente – quale candidato unico: «Prossimamente avremo degli incontri con l’Udc e probabilmente ci sarà sul tavolo una proposta in questo senso», conferma quanto emerso dall’ultima assemblea Caverzasio. Così come conferma che se la proposta non dovesse andare in porto il patto resterebbe comunque in vigore. A livello di tempistiche, l’intenzione della Lega, «come da tradizione», è di ufficializzare la propria lista in occasione della festa nazionale del Primo di agosto. Nulla invece è stato deciso in merito alla possibilità prospettata di nominare un coordinatore del Movimento.

Marchesi ribadisce: Chiesa candidato unico

Tornando all’accordo, e quindi al discorso riguardante il Consiglio degli Stati, il presidente dell’Udc ticinese Piero Marchesi è però chiaro. «Abbiamo già discusso della questione, l’ultima volta e in maniera definitiva qualche giorno fa: ricordo che l’accordo sottoscritto con la Lega ormai già diversi mesi fa prevede, alla luce della riconferma alle elezioni cantonali dello scorso aprile dei due consiglieri di Stato leghisti, la candidatura unica di Marco Chiesa agli Stati. E i patti vanno rispettati», ribadisce Marchesi.

Per quanto concerne nomi e volti che in casa democentrista correranno per le ‘federali’, il Comitato cantonale è convocato per martedì 11 luglio, inizio 18.30, a Bellinzona. All’ordine del giorno la ratifica delle liste («L’intenzione è di fare sottocongiunzioni con una o più liste») per il Nazionale e la ratifica della candidatura per il Consiglio degli Stati. A che punto siamo? Coordinata dal capogruppo in Gran Consiglio Sergio Morisoli, la commissione ‘cerca’, assicura il presidente cantonale dell’Udc, «è a buon punto con i lavori: ci sono alcune posizioni da definire, saremo in ogni caso pronti per il Comitato dell’11 luglio».

I papabili per il Nazionale? Hanno già dato la loro disponibilità – oltre allo stesso Marchesi, deputato al Nazionale uscente – i granconsiglieri Paolo Pamini, Roberta Soldati e Tiziano Galeazzi (che è anche municipale a Lugano) e l’ex sindaco di Bellinzona Brenno Martignoni Polti. Sempre per la Camera del popolo, sarebbe stato contattato anche il deputato al parlamento cantonale e già procuratore federale Pierluigi Pasi. «Così come sono state contattate altre persone: altri quattro, cinque nomi per completare la lista – riprende Marchesi –. Da Pasi e dalle altre persone attendiamo una risposta. Una cosa è sicura: vogliamo fare una lista forte, che rappresenti tutte le regioni del cantone e più professioni». Perché, sottolinea il presidente dei democentristi, «per il Nazionale l’obiettivo principale condiviso da Udc e Lega è di fare un seggio d’area in più, riportandoli così a tre. Poi è chiaro, il nostro obiettivo come partito è che quel terzo seggio venga conquistato da un candidato Udc». Doppia candidatura per Marco Chiesa? «Una decisione definitiva non è stata ancora presa, ma verosimilmente – aggiunge Marchesi – Marco Chiesa si candiderà solo per gli Stati».

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