Ticino

Il partito comunista a sostegno dei lavoratori transessuali

Una mozione chiede 'un servizio di sostegno e un fondo d'integrazione' a favore dei transessuali 'durante tutto il percorso di cambiamento d'identità'

'Garantire i diritti sociali della classe lavoratrice' (archivio Ti-Press)
24 luglio 2020
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“Un servizio di sostegno e un fondo d’integrazione ai lavoratori e alle lavoratrici transessuali durante tutto il percorso di cambiamento di identità”. È quanto chiede il partito comunista in una mozione presentata dai suoi granconsiglieri Lea Ferrari e Massimiliano Ay. L'obiettivo è far sì che queste persone “non debbano perdere il proprio posto di lavoro, mantenendo anzi le proprie funzioni; non debbano trasferirsi altrove e non debbano lavorare in condizioni d’illegalità o di sfruttamento, come purtroppo a volte accade“, si legge in un comunicato odierno.

Anche se lo scorso 9 febbraio i cittadini elvetici hanno accolto la nuova legge contro le discriminazioni nei confronti delle persone LGBTIQ+ (sostenta dal partito comunista), “alcune testimonianze raccolte nel frattempo hanno però sollevato un grave problema di fondo, persistente e che tocca una gran parte di coloro che decidono di cambiare sesso, e cioè la discriminazione indiretta sul posto di lavoro. La questione quindi non riguarda solo i pur importanti diritti civili delle persone transessuali, ma anche i diritti sociali della classe lavoratrice“.

Nella nota il partito fa poi notare che “a Cuba, isola socialista spesso ingiustamente accusata di omofobia e transfobia, Mariela Castro, deputata al parlamento (oltre che figlia di Raul Castro Ruz, già capo dello Stato e attuale Primo Segretario del partito comunista di Cuba) dirige il Centro Nacional de Educación Sexual de Cuba (Cenesex) e grazie al suo impegno dal 2014 è stata introdotta la non discriminazione per genere e orientamento sessuale anche nel Codice del lavoro”.

Con una mozione Ferrari e Ay chiedono quindi ora al Cosniglio di Stato “di realizzare anche nel Canton Ticino, con il coinvolgimento dei sindacati operai e delle associazioni attive nell'ambito della lotta alle discriminazioni e per i diritti delle persone transessuali (come ad esempio ‘Imbarco Immediato’), un servizio di sostegno e un fondo d’integrazione ai lavoratori e alle lavoratrici transessuali durante tutto il percorso di cambiamento di identità”.

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