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Denti e il sorpasso a destra... in autostrada

Il Tf respinge il ricorso del presidente dell'Ordine dei medici ed ex granconsigliere: definitiva la condanna per grave infrazione alle norme sulla circolazione

26 maggio 2020
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In politica il sorpasso a destra è lecito, nella circolazione stradale no. Perlomeno in Svizzera e perlomeno oggi. E così il dottor Franco Denti - presidente dell’Ordine ticinese dei medici, già deputato al Gran Consiglio, dapprima membro del Ppd, poi dei Verdi e in seguito dell’Udc - si è visto respingere dal Tribunale federale il ricorso contro la sentenza pronunciata dalla Corte di appello e di revisione penale nell’ottobre 2019 che lo condannava per grave infrazione alle norme della circolazione e questo per aver sorpassato sulla destra, sull’autostrada A2 nel novembre 2016, due autovetture. Il verdetto di condanna emesso dai giudici cantonali è dunque definitivo (a meno di un ricorso alla Cedu). La decisione di Mon Repos è datata 7 maggio ed è stata pubblicata la scorsa settimana.

Per quella manovra effettuava mentre circolava sull’A2, Denti viene raggiunto nel gennaio 2017 da un decreto d’accusa con cui il Ministero pubblico lo ritiene colpevole di grave infrazione alle norme sulla circolazione stradale. Il medico fa opposizione. L’incarto finisce in Pretura penale. Niente da fare: nel settembre 2018 il giudice conferma l’imputazione e condanna Denti a una pena pecuniaria, sospesa condizionalmente (di due anni il periodo di prova), e a una multa. Il presidente dell’Ordine dei medici non si dà per vinto e, come si ricorda nel verdetto del Tf, impugna la sentenza del pretore davanti alla Corte di appello e revisione penale. Ma anche stavolta senza successo. La Carp gli respinge l’appello e conferma sia la condanna per grave infrazione sia la pena inflitta e respinge pure l’istanza di indennizzo. La decisione dei giudici cantonali è del 9 ottobre 2019. Denti, che nell’aprile di quell’anno si è candidato con i democentristi per il Gran Consiglio, senza tuttavia essere eletto, non demorde. Ricorre infatti al Tribunale federale: ai giudici di Losanna chiede in via principale il proprio proscioglimento da ogni accusa e un indennizzo di 20mila franchi, di cui 15mila per le spese legali e 5mila a titolo di torto morale, e in via subordinata la derubricazione dell’accusa a infrazione semplice alle norme della circolazione e la condanna unicamente a una multa di 300 franchi, oltre al riconoscimento di un’indennità di 12'500 franchi: 10mila per le spese legali sostenute e 2'500 per torto morale. Il 7 maggio di quest’anno l’epilogo con la sentenza del Tribunale federale: “Nella misura in cui è ammissibile, il ricorso è respinto”. Inoltre, Losanna pone a carico del medico le spese giudiziarie: 3mila franchi.

La giurisprudenza, annota fra l’altro il Tribunale federale, “ha recentemente ribadito che il divieto di sorpasso a destra rappresenta una regola fondamentale per la sicurezza stradale la cui inosservanza accresce in modo importante il rischio di incidenti”. Sulle autostrade “i conducenti devono poter confidare di non venir improvvisamente sorpassati a destra”, sottolinea Mon Repos: “Il sorpasso a destra in autostrada, su cui si circola a elevata velocità, costituisce una messa in pericolo astratta accresciuta”. Se sulle autostrade “si potesse sorpassare non solo a sinistra, ma anche a destra, il rispetto di fondamentali norme di base sarebbe lasciato in balia del libero apprezzamento di ogni singolo conducente”. Secondo quanto stabilito nella sentenza della Carp, rileva poi il Tf, “una volta spostatosi sulla corsia di destra, il ricorrente non ha mantenuto la propria velocità, ma ha accelerato e superato due veicoli che circolavano sulla corsia di sorpasso. Notisi inoltre che, al momento di intraprendere la sua manovra, egli neppure disponeva di una visuale sufficiente”.

Il legale: la sentenza ovviamente non mi soddisfa, ecco perché

«La sentenza ovviamente non mi soddisfa perché - afferma da noi interpellato il legale del ricorrente, l'avvocato Rossano Guggiari - si trattava di un caso che metteva in evidenzia la differenza molto sottile, a volte persino impercettibile, tra la guida in colonne di vetture parallele, che permette a chi viaggia sulla corsia di destra di sopravanzare chi è su quella di sinistra, e una manovra, come nella fattispecie, dove sulla medesima corsia il conducente antistante ha un comportamento strano e quindi si rallenta e per evitarlo ci si sposta sulla corsia di destra superandolo con una debolissima accelerazione. Oltretutto in questo caso non vi era stato un rientro sulla corsia di sinistra. Una manovra che secondo me non rientra nella fattispecie punita dalla legge».

Nel ricorso al Tf Denti aveva chiesto anche di tener conto delle prospettate modifiche legislative federali in materia di circolazione, qualora il suo caso fosse stato giudicato dopo la loro l’entrata in vigore, invocando l’applicazione della 'lex mitior', e cioè delle disposizioni più favorevoli all’imputato. Stando alla modifica legislativa posta in consultazione dal Consiglio federale, osserva Mon Repos, “i conducenti potrebbero, con la necessaria prudenza, avanzare sulla destra accanto ad altri veicoli, mentre sarebbe loro vietato sorpassare a destra con manovre di uscita e di rientro”. Ciò detto, “non solo non è stata stabilita una data per l’entrata in vigore, ma neppure è certo che la prospettata modifica abbia alfine luogo”, sostiene il Tribunale federale. «Nel caso concreto - ribadisce Guggiari - non c'è stato un rientro sulla corsia di sinistra»

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