Ticino

Covid-19, Impresari-costruttori sostengono il blocco dei cantieri

'Misure dolorose ma necessarie', scrive la Società di settore ticinese, al fine di spezzare la cantena dei contagi e proteggere la salute degli operai

Per la salvaguardia di tutti (foto Ti-Press)
22 marzo 2020
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"La misura è sicuramente dolorosa ma necessaria in questa fase delicata dove è necessario ridurre i contagi". È la presa di posizione pubblicata dall'ufficio presidenziale (Up) della sezione ticinese della Società svizzera impresari e costruttori (Ssic) riguardo alla decisione di ieri del Governo cantonale di chiudere l'attività di tutti i cantieri dal 23 al 29 marzo.

La sezione ticinese "sostiene responsabilmente la misura intrapresa ieri dal nostro Consiglio di Stato, convinto che sia fondamentale che a fronte di una pandemia che si sta sviluppando con tempistiche diverse in tutto il Paese, sia necessario lasciare ai Cantoni la facoltà di adottare misure più restrittive di quelle nazionali".

"A fronte di una situazione che in Ticino diventa sempre più critica - scrive l'Up nel comunicato stampa -, da tempo le parti sociali chiedono al Governo di prendere una posizione chiara" affinché ognuno faccia la sua parte per "spezzare la catena dei contagi" evitando così il collasso del sistema sanitario.

Bloccare per ridurre i contagi

"Questo blocco temporaneo dei cantieri dovrà contribuire a ridurre il numero dei contagi permettendo poi, in una fase successiva, una progressiva ripresa dei lavori che possa tener conto della nuova situazione e che possa garantire il livello necessario di protezione della salute dei lavoratori, dei quadri e dei dirigenti", conclude l'Up della Ssic Ticino.

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