Ticino

Coronavirus, la giustizia ticinese prende misure

Niente pubblico alle udienze, distanza minima tra le parti durante processi ed interrogatori: queste le nuove disposizioni in vigore a livello cantonale

L'aula penale di Lugano (Ti-Press)
12 marzo 2020
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Niente pubblico alle udienze civili e penali, distanza tra imputati, magistrati, giudici, avvocati, parti e giornalisti durante i dibattimenti e gli interrogatori, accesso alle aule penali e alle sale delle udienze consentito solo a chi non presenta sintomi respiratori come tosse, febbre o difficoltà a respirare. Inoltre ogni persona dovrà autocertificare il proprio stato di salute.

La giustizia ticinese prende le proprie misure per limitare la possibilità di contagi da Coronavirus. Le disposizioni sono state decise dal Dipartimento delle istituzioni per tramite della Divisione della giustizia e d'intesa con le Autorità giudiziarie, e comunicate questa mattina. Valgono per Giudici di pace, Preture, Pretura penale, Tribunale di appello, Ministero pubblico, Ufficio del Giudice dei provvedimenti coercitivi, Magistratura dei minorenni, Tribunale dei minorenni e Tribunale di espropriazione.

La chiusura delle porte per i dibattiti in aula "viene costantemente ponderata e sarà revocata dalle Autorità giudiziarie non appena possibile", si legge in una nota.  

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