Ticino

Strutture sanitarie, 'di alcune ci si può ancora fidare'?

Interrogazione dei deputati socialisti in Gran Consiglio dopo il caso del chirurgo dell'Ars Medica autore di un'operazione 'fasulla'. Chiesti chiarimenti a tutto campo.

19 agosto 2019
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“Di alcune strutture sanitarie ci si può ancora fidare?”. Lo chiedono, in un'interrogazione, alcuni rappresentanti del gruppo socialista in Parlamento. Prendendo spunto dal recente caso della Ars Medica di Gravesano (“grave sospetto di un’operazione fasulla ai danni di una signora 74enne – e con molta probabilità anche di altre persone – mette purtroppo in dubbio la serietà e l’affidabilità di alcune strutture sanitarie ticinesi)”  e da quanto riferito dal domenicale “Il Caffè”, i granconsiglieri (prima firmataria Gina La Mantia) chiedono al Governo come mai “la Clinica Ars Medica abbia il neurochirurgo in questione solo domenica scorsa, dopo la prima pubblicazione sul caso del domenicale? Inoltre “Quanti interventi ha eseguito il neurochirurgo in questione nel periodo da febbraio 2019 al momento della sospensione?”. Ma l'interrogazione mira anche a far luce anche sull'agire del Consiglio di Stato, al corrente dell'accaduto da fine luglio. E, ancora: “Quali sono gli strumenti e le procedure che garantiscano la sicurezza dei pazienti all’interno della Clinica Ars Medica? Il Governo ritiene che siano sufficienti? Quali altre persone presenti in sala operatoria o attive a livello amministrativo potevano segnalare l’esistenza di presunte anomalie, in particolare tra la natura e la durata dell’operazione? Quali passi ha intrapreso la Commissione della vigilanza sanitaria dal momento che ha ricevuto copia della lettera del Medico Cantonale?”.

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