Ticino

'Le stoviglie monouso vanno vietate'

I deputati di Mps-Pop-Ind. propongono di introdurre l'obbligo di materiale riutilizzabile nelle manifestazioni pubbliche a livello cantonale

Il Nebiopoli a Chiasso ci ha già provato (Ti-Press)
23 aprile 2019
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Introdurre a livello cantonale l'obbligo di utilizzare stoviglie riutilizzabili o biodegradabili nelle diverse manifestazioni pubbliche. A mettere sul tavolo la proposta è una mozione firmata dai deputati Mps-Pop-Ind. Simona Arigoni, Angelica Lepori e Matteo Pronzini. Secondo i tra gran consiglieri è tempo di darsi una base legale per vietare l'uso di piatti, bicchieri e posate di plastica monouso in occaisone di feste, sagre, eventi sportivi e Carnevali. E ciò nel solco di quanto vari Comuni ticinesi stanno già adottando facendo leva sui Regolamenti comunali  e la buona volontà delle singole associazioni. I parlamentari di Mps-Pop-Ind. citano l'ultima edizione del Nebiopoli a Chiasso e “l’ottimo risultato che ha portato alla riduzione dell’80% della quantità di rifiuti durante l’ultimo carnevale”.

Del resto, motivano, “sono sempre più preoccupanti le situazioni di inquinamento dovute allo smaltimento di stoviglie in plastica: nella migliore delle ipotesi vengono bruciate nell’inceneritore (causando comunque nano-particelle delle quali si stanno ancora studiando le conseguenze per l’eco-sistema, a causa della diossina); nella peggiore ipotesi questi rifiuti vengono dispersi nell’ambiente”. Guardando oltre i confini ticinesi, “nella Svizzera tedesca e francese  – ricordano – è ormai prassi, da anni, l’abitudine di chiedere il pagamento (poi restituito) del bicchiere: è ora che anche in Ticino si lavori in questo senso.  Siamo convinti  – rilanciano – che questo modello sarà seguito anche dalle organizzazioni e dalle società (a scopo ricreativo e non, nonché da quelle private) che potrebbero noleggiare le stoviglie a disposizione dei comuni e delle associazioni ricreative che vi operano”.

L'esortazione dei tre deputati è che “il Ticino tutto segua gli esempi virtuosi di Comuni in cui questa ordinanza è già stata introdotta o sta per essere introdotta. Al di là dei giusti interventi a livello comunale (dove da tempo vi sono iniziative, interpellanze, mozioni, etc.) ci paiono più che maturi i tempi per un intervento a livello cantonale”.

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