Reportage/2

Tra sorpresa ed emozioni Giornata storica a Lodrino

Un mare di abbracci

8 aprile 2019
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Un mare di abbracci. Raffaele De Rosa viene accolto così nella sua Lodrino alla festa organizzata al campo sportivo in attesa dei risultati. In realtà, com’è stato sottolineato dal presidente sezionale Ppd Riviera Massimo Ferrari, per scaramanzia non è stato organizzato alcun intrattenimento musicale. Ma la musica che si sente nel capannone è composta dagli applausi e dai cori a sostegno di “Raffa! Raffa! Raffa!”, che si levano a ogni proiezione dei risultati e poi man mano che vengono scrutinati i comuni. Qui il distacco da Paolo Beltraminelli lo si calcola ancora alla vecchia maniera, scrivendo su un pezzo di cartone la quantità di voti di scarto rispetto all’altro candidato Ppd dato per favorito, sommando tutti i risultati certi. E se il successo nei comuni sopracenerini, e in particolare delle Tre Valli, sembra dato per scontato, a scaldare l’ambiente ci pensano le prime cifre relative al Luganese. «Però mancano ancora i centri», viene ripetuto come un mantra dal candidato stesso e dalle persone attive nel partito cercando di tenere calmi i presenti.

Più di un’ora: è quanto impiega De Rosa a metà pomeriggio ad attraversare tutto il capannone animato dalla buvette che viene gestita dallo sci club Lodrino, a causa delle ondate di affetto che riceve lungo il percorso. In fondo riesce infine ad abbracciare la moglie Vanja pur tenendo gli occhi puntati sul cellulare in attesa dei risultati chiave. La consorte è ancora incredula e ci racconta che, pur avendo iniziato la campagna con grande entusiasmo, lei stessa alla luce dei sondaggi che davano in testa per una decina di punti il candidato luganese s’immaginava che sarebbe stato eletto un governo fotocopia. «È stata una grande sorpresa, non pensavo sarebbe andata liscia come l’olio». Vanja non è invece stata colta di sorpresa dall’ondata di calore che la popolazione, gli amici e i sostenitori hanno dimostrato a suo marito: «Che sia così apprezzato lo si è visto anche in altre occasioni, ad esempio durante l’elezione a sindaco di Riviera due anni fa», ricorda. «Di continuare a lavorare bene» è quanto gli augura Marco, uno dei due suoi figli, che ha festeggiato l’elezione giocando a calcio accanto al capannone. «Era dura, però qualcuno mi aveva detto che poteva farcela», aggiunge sorridente.

‘Desiderio di cambiamento diffuso’

«È un’emozione indescrivibile, si pensa ai sacrifici che si sono fatti – dice a caldo Raffaele De Rosa –. Si pensa alla propria famiglia, alla moglie e ai bambini che hanno dovuto anche far fronte a molte assenze in questi mesi impegnativi. Ma anche al gruppo di sostegno che si è dato tanto da fare in tutto in cantone. Un pensiero di ringraziamento va anche a tutti i cittadini che mi hanno voluto dar fiducia e che hanno reso possibile l’elezione al di sopra di qualsiasi aspettativa». Pensieri di riconoscenza a chi l’ha sostenuto, come la sorella Enza Cappelletti De Rosa, membro dell’ufficio presidenziale delle Donne liberali radicali. Un sostegno interpartitico in questo caso inevitabile: «I valori della mia famiglia sono importantissimi e questa era l’unica vera occasione per mio fratello. Abbiamo lavorato sodo e in modo serio valorizzando le sue qualità e competenze».

La capillarità sul territorio durante la campagna elettorale è stata gestita a due livelli: da un gruppo di sostegno composto da 200 persone e da uno strategico più ristretto, coordinato da Daniele Facchin. «Sto ancora elaborando. È un risultato che va davvero oltre le nostre aspettative», commenta mentre all’interno del capannone le torte hanno fatto spazio alla pasta. Si guarda il ‘Raffa’ ospite in televisione e lo si attende di nuovo a “casa”, magari per caricarlo in spalla come pensava di fare qualcuno già qualche ora prima. «Adesso che è diventato consigliere di Stato non lo si può fare», ha commentato però qualcuno.

Anche tre anziane di Claro sono venute a tifare il candidato e scorrono il telefonino alla ricerca dei risultati più aggiornati. «Abbiamo raccolto tantissime adesioni», raccontano con orgoglio. Chiediamo se siano parenti. «No no, siamo clienti dello studio di parrucchiera della sorella». Insomma, la “famiglia De Rosa” si è allargata a macchia d’olio, come dimostrato anche dall’entusiasmo manifestato dai numerosi municipali e consiglieri comunali di altri partiti presenti. Uno fra tutti Alberto Pellanda, vicesindaco Plr di Riviera, che si dice «contentissimo per la brillante elezione e per il fatto che avremo un consigliere di Stato preparato e capace, ma soprattutto con la voglia di fare gli interessi della gente. Devo però ammettere di essere dispiaciuto che perderemo una persona valida in seno all’esecutivo». L’ex sindaco di Lodrino Carmelo Mazza, membro del gruppo strategico di sostegno, non si dice invece sorpreso per l’esito così positivo. «Era una speranza che avevamo conoscendo le qualità del nostro candidato. Ma anche i dati raccolti sul territorio ci lasciavano ben sperare». «Il desiderio di cambiamento – aggiunge Mazza – non l’ho constatato solo all’interno del Ppd ma anche da parte di altri elettori. Serve qualcuno che rompa questa situazione politica e che faccia non proprio opposizione, ma che contrasti certi dossier e certe decisioni». L’affetto nei confronti di De Rosa è forte, in particolare perché qui a Lodrino «lo abbiamo cresciuto e in seguito abbiamo assistito a un continuo progresso di qualità finché è diventato presidente della Gestione del Gran Consiglio, dimostrando di trovare delle convergenze non a favore del partito ma del paese».

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