Castel San Pietro

L’Alpe di Caviano è pronta ad accogliere i turisti

La rinnovata struttura con 22 posti letto è il quarto tassello dell’albergo diffuso del Monte Generoso

Il panorama
(Ti-Press Elia Bianchi)
5 marzo 2024
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Dall’imponente Monte Leone fino al quartiere meneghino CityLife. In mezzo tutto il Mendrisiotto e gran parte del Piemonte. La vista che si gode dall’Alpe di Caviano di Castel San Pietro non lascia indifferenti e ora, con l’apertura ufficiale della quarta struttura dell’albergo diffuso del Monte Generoso, nel nuovo balcone verde del Mendrisiotto, si vedranno anche più visitatori.

Una nuova forma di riscaldamento

I due edifici presenti costruiti alla fine del 19esimo secolo, fino agli anni 80 servivano semplicemente come stalla e fienile per gli alpigiani, successivamente, come spiega Dario Frigerio il presidente del patriziato locale, sono stati abbandonati a loro stessi: «Uno stabile veniva ancora usato per le feste del patriziato, ma durante tutto il resto del tempo qui non ci veniva nessuno». Dopo diversi anni di picconate, la prima ristrutturazione è stata terminata nel 2013, ma il grosso del lavoro è iniziato nel giugno del 2022, «ora il rifugio ha al suo interno un salone, una stanza adibita per i portatori di handicap, cinque camere doppie e una mansarda con una camerata con dieci letti singoli e una lavanderia». Oltre a quanto può direttamente vedere il visitatore, quanto realizzato dall’architetto Giorgio Bernasconi include anche dei lavori strutturali non indifferenti: «Una decina di anni fa abbiamo iniziato con la riparazione del tetto, poi abbiamo messo sul tavolo l’idea di demolire le strutture e di realizzarne di altre; alla fine, però, abbiamo optato per una riattazione. Sono stati aggiunti dei pannelli solari, l’isolamento alle pareti ed è stato inserito il riscaldamento nell’edificio che finora non era presente». Anche la cucina ha subito delle migliorie non da poco: «È stato costruito un pozzo canadese che consentirà di raffreddare lo spazio in estate e riscaldarlo in inverno – continua l’architetto –, inoltre tramite un tank interrato, la cucina ha a disposizione il gas». A differenza della vecchia struttura, per fare spazio a tutte queste novità è stato deciso di rinunciare al camino. Da sottolineare anche che in questa rinnovata area, c’è un impianto di fitodepurazione per semplificare lo smaltimento delle acque reflue e ridurre il volume residuo da riportare a valle; con un investimento di 50mila franchi a fine 2020 era stata concessa l’abitabilità in previsione dell’ampliamento del rifugio.

‘Un esempio virtuoso’

Alla mattinata di presentazione tra i relatori era presente anche Norman Gobbi il direttore del Dipartimento delle istituzioni. «Quando vedo opere del genere mi rendo conto di quanto è magnifico il nostro Cantone. Questo è un esempio virtuoso che abbiamo voluto finanziare tramite il ‘fondo aiuto del territorio’ con 200mila franchi, uno degli importi più alti per un singolo progetto in questo fondo. Solitamente queste opere vengono finanziate con il fondo patriziale, ma quanto si sta facendo qui con l’albergo diffuso, porta un valore aggiunto a tutta la zona circostante. Mi auspico che quanto fatto qui possa diventare d’esempio per altri progetti simili». La virtuosità di questo progetto è stata rimarcata anche da Stefano Rizzi, direttore della Divisione dell’economia: «L’obiettivo era quello di svilupparvi un prodotto turistico attrattivo per il pernottamento, da inserire nel più ampio progetto di albergo diffuso del Monte Generoso. La ristrutturazione del Caviano è infatti un importante tassello della messa in rete dell’offerta turistica e dell’ospitalità nella Valle di Muggio. Lo svago nella regione è quindi ampliato, migliorato e potenziato. E lo sarà ancora di più perché il progetto è in continua evoluzione: in varie località della zona sono infatti in corso i lavori per ampliare quanto viene proposto dall’albergo diffuso che, nella sua totalità, sta permettendo a una regione periferica di esprimere tutto il suo potenziale, ottenendo risultati invidiabili, in Svizzera, a livello di visibilità. Ciò va a influire direttamente sull’economia della regione».

Finanziamenti anche da oltre Gottardo

Il Generoso, con i suoi vari investimenti che hanno valorizzato e dato nuova vita al Monte, sta attirando sempre più turisti d'oltre Gottardo. Lo si può notare anche dai finanziamenti ricevuti. Una buona parte del totale (non quantificato dal Patriziato) è stato finanziato dall’associazione Aiuto alla Montagna meglio conosciuta con il suo nome tedesco: Berghilfe. Come ha spiegato la relatrice Silvia Uehlinger, «in questi luoghi di montagna non è facile realizzare delle strutture così belle. I soldi non devono essere un problema per realizzarli, dunque abbiamo deciso di contribuire con 465mila franchi». Un altro finanziamento è giunto direttamente dal comune di Castel San Pietro con 300mila franchi. Il sindaco Alessia Ponti ha sottolineato il lavoro lungimirante che si sta facendo con la valorizzazione di questo ‘nuovo’ luogo di svago.

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