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Castel San Pietro riduce la velocità

Il Municipio vuole introdurre zone 30 km/h generalizzate su tutto il territorio comunale. L'investimento ammonta a 690mila franchi

Generalizzato
(archivio Ti-Press)
15 febbraio 2024
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Sarà il 30 (all’ora) il numero principale che caratterizzerà Castel San Pietro. Queste almeno le intenzioni del Municipio, che nelle scorse settimane ha presentato al Consiglio comunale la richiesta di un credito di 690mila franchi per l’attuazione di zone 30 km/h generalizzate su tutto il territorio comunale. Un progetto frutto di un’analisi commissionata nel 2021 allo studio d’ingegneria Comal.ch di Morbio Inferiore con l’intento di “incrementare la qualità degli spazi pubblici e la fruibilità da parte della popolazione”. Un obiettivo, quest’ultimo, non nuovo. Il Municipio ricorda infatti di avere “da sempre avuto un occhio di riguardo nei confronti della mobilità lenta” perché rappresenta “un valore aggiunto per la qualità di vita di tutti”. Negli anni non sono quindi mancati interventi di “messa in sicurezza sia di strade comunali che cantonali”.

Quattro comparti di intervento

Il progettista ha così diviso il territorio in quattro comparti: Corteglia, Obino, Castello e Gorla. “La valutazione generale condotta per definire il grado di sicurezza delle diverse strade che compongono il tessuto viario di Castel San Pietro, unitamente all’analisi delle condizioni di fruibilità e adeguatezza delle fermate di trasporto pubblico, dei percorsi casa-scuola individuati dal Piano di mobilità scolastica e dei percorsi ciclabili attuali – sottolinea ancora l’esecutivo nel messaggio – hanno permesso l’individuazione di una serie di misure di sistemazione stradale che incrementeranno il livello qualitativo delle strade del Comune, con benefici per tutti i residenti e i fruitori”. A essere considerata è stata “la maglia della rete stradale nelle zone maggiormente edificate”. Mentre le frazioni di Campora, Casima e Monte sono state escluse perché sono già state oggetto di interventi specifici.

Progetto esteso a Corteglia

Partendo da Corteglia, il progetto del Comune “costituisce l’occasione per una verifica e integrazione” della zona 30 già presente. Zona che verrà estesa “con la posa di un portale all’estremità est in via Campagna, in corrispondenza del punto d’accesso sulla strada cantonale e la posa di un segnale di inizio/fine della zona 30 all’estremità est di via Muscino all’inizio della strada in prossimità dell’intersezione con via Monte Generoso”. Il Municipio spiega inoltre che i rilievi effettuati su via Saga “evidenziano un traffico relativamente contenuto, con picchi nelle ore di punta canoniche e sul mezzogiorno”. Per il momento la strada non verrà destinata unicamente alla circolazione pedonale. Una misura che “sarà intrapresa solo se l’attuale progetto non porterà ai risultati sperati”. La prima misura proposta è un “divieto generale di circolazione in determinate fasce orarie” corrispondenti con la presenza degli allievi delle scuole sulla strada. “La nuova segnaletica sgraverà l’itinerario del traffico improprio di attraversamento, costituito da automobilisti meno attenti alle condizioni generali del contesto e utenti occasionali”.

Su via Obino il limite resta a 50

Passando al comparto di Obino, dal punto di vista del piano delle zone, “il comparto risulta omogeneo (zona residenziale) ma attualmente sconta una cesura per i collegamenti al suo interno legata all’attraversamento di via Obino, che distribuisce i flussi veicolari verso le frazioni in Valle”. Il Municipio spiega che l’inserimento di questa strada avrebbe avuto “l’intento principale di ricucitura del tessuto residenziale”. I rilievi effettuati e la posizione del Dipartimento del territorio al quale è stata sottoposta la proposta iniziale, “hanno portato a escludere questa strada, che verrà mantenuta con velocità di cartello di 50 km/h”.

Il nucleo di Castello sarà zona d’incontro

Nel centro del Comune è in corso “un progetto generale di riqualifica dello spazio pubblico e di moderazione del traffico per la zona del nucleo e del comparto scolastico”. A tal proposito il Municipio sottolinea che “il progetto in esame è ideato per consentire l’attuazione della zona 30 in tempi brevi, limitando gli interventi di riqualificazione per la zona nucleo, tenendo conto del progetto vincitore del concorso di riqualifica del centro paese e della pianificazione particolareggiata che ne deriva”. La proposta è quella di “formare una zona d’incontro a 20 km/h per i vicoli e le contrade del nucleo”. Una misura che “permette di limitare il transito dei veicoli, assegnare la priorità ai pedoni e di valorizzare il centro di valenza storica con un arredo urbano che tiene in considerazione la moderazione”.

Gorla ‘è già una zona 30’

L’ultimo comparto, quello di Gorla, “costituisce già di fatto una zona 30” dato che vicoli e strade di servizio per il nucleo hanno un calibro ridotto. “Le caratteristiche del nucleo suggeriscono una regolamentazione ancora più stringente, dove sia il pedone ad avere la precedenza sul veicolo durante la condivisione dello spazio stradale”. Il transito pedonale “limitato ai residenti” unito al “numero di strade estremamente limitato” ha portato alla decisione di non implementare una zona d’incontro. Verrà posato un segnale ‘Strada pedonale’ per le vie Gorla e Crösa/Caraccio con servizio a domicilio autorizzato. L’esecutivo sottolinea in conclusione che “la posa della nuova segnaletica dovrà essere seguita da una prima fase di controlli della Polizia comunale, per sanzionare eventuali infrazioni e incoraggiare gli automobilisti a utilizzare le strade di raccolta individuate nel piano del traffico”.

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