Mendrisiotto

‘Lavoreremo per risolvere determinate problematiche’

A Chiasso è nata una sezione dell'Udc. Programma, obiettivi e conferma della congiunzione con la Lega saranno discussi nelle prossime settimane

Francesco Raimondi, Elena Galantino, Selma Caselli Verga e Piero Marchesi
18 ottobre 2023
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«Vogliamo aiutare Chiasso a risolvere determinate problematiche». È questo uno degli obiettivi della neocostituita sezione Udc di Chiasso, nata ufficialmente martedì sera in occasione di un aperitivo conviviale. Attualmente la sezione è composta dalle consigliere comunali in carica Selma Caselli Verga ed Elena Galantino, rispettivamente presidente e vicepresidente, e da Francesco Raimondi nel ruolo di segretario. Il focus guarda al prossimo mese di aprile, ovvero alle elezioni comunali. Parlare di obiettivi, programma e conferma della congiunzione della lista con la Lega dei Ticinesi è al momento prematuro. «Valuteremo e prenderemo le nostre decisioni anche in base alle persone che riusciremo a coinvolgere – risponde Dora Lorenzetti Croci, coordinatrice dell'Udc Mendrisiotto e Basso Ceresio –. Data la presenza di due consigliere comunali, a cui si è aggiunto un giovane, era giusto avere una sezione anche a Chiasso e poter lavorare su un territorio dove le problematiche non mancano». I numeri, aggiunge la coordinatrice, giustificano la presenza di una sezione. «Siamo in crescita – conferma – e speriamo che grazie alla sezione riusciremo ad avere un bel numero di sostenitori e di candidati» e, di conseguenza, «incrementare il numero dei nostri esponenti in Consiglio comunale».

‘Conosciamo tutti i problemi’

Quelle che Chiasso sta vivendo «sono problematiche che conosciamo tutti», commenta la presidente Selma Caselli Verga. Segnalazioni e problemi legati all'elevato numero di richiedenti asilo presenti a Chiasso sono all'ordine del giorno. «È una situazione che non è più gestibile e quindi bisogna cambiare il metodo – aggiunge la presidente –. Il Comune di Chiasso ha fatto quello che poteva, ma a livello federale non ci stanno aiutando, anzi ci mettono i bastoni tra le ruote. Facciamo parte anche noi della Svizzera: il nostro appello è quello di non venire a Chiasso una volta ogni quattro anni, ma di rimanere qui una settimana e rendersi contro che le problematiche sono reali e vanno risolte».

‘Risposte concrete alla popolazione’

Alla serata erano presenti anche alcuni rappresentanti delle commissioni di quartiere che, poche settimane fa, hanno messo nero su bianco i malumori dei cittadini inviando una lettera al Municipio di Chiasso, sollecitandolo a farsi promotore di un incontro con la Consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider, in agenda il prossimo 6 novembre. «Quella che state vivendo è una situazione ingestibile e intollerabile – sono state le parole del consigliere agli Stati Marco Chiesa –. La nostra capacità umanitaria deve rimanere tale, ma non possiamo essere ingenui». La nascita della sezione chiassese è stata salutata positivamente anche dal consigliere nazionale Piero Marchesi. «Questa presenza continua la strategia dell'Udc di essere presente sul territorio, soprattutto a Chiasso, dove i problemi legati a migrazione e settore dell'asilo ci sono ed è importantissimo esserci perché a mio avviso, con la Lega, siamo gli unici che possiamo dare risposte concrete alla popolazione».

A LIVELLO DISTRETTUALE

Verso la costituzione di altre sezioni

La sezione Udc di Chiasso non sarà la sola novità nel Mendrisiotto. «Stiamo lavorando per creare altre sezioni – conferma Dora Lorenzetti Croci –. Da quando ho assunto la carica un anno e mezzo fa, sono iniziati i contatti per essere presenti sul territorio in realtà dove non ci siamo e per consolidarci dove siamo già presenti, come per esempio a Coldrerio dove abbiamo un municipale». Un Comune dove la situazione potrebbe presto sbloccarsi è Balerna: alle Comunali del 2020 il gruppo Lega-Udc ha rinunciato a presentare la lista, perdendo di conseguenza il suo rappresentate in Municipio. I lavori continuano e se ne saprà di più nelle prossime settimane, anche per quanto riguarda il mantenimento o meno delle congiunzioni. «Sono valutazioni che verranno fatte di volta in volta – conclude la coordinatrice –. Ogni Comune ha dinamiche diverse: ci sono realtà dove si va d'accordo e si lavora bene e altre in cui i rapporti non sono sempre perfetti e bisognerà mediare».

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