Mendrisiotto

Più letti a Pasture, un'alternativa a Chiasso per via Motta

L'ampliamento ipotizzato al nuovo Centro federale d’asilo? La Sem: ‘Oggetto di negoziazioni con Cantone e Comuni’

Il tema resta ‘caldo’
(Ti-Press)
31 luglio 2023
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A livello federale hanno una missione, da compiere a medio termine: trovare una alternativa logistica alle strutture a cui si fa capo a Chiasso. Appare questa, quindi, la motivazione che sta dietro l'ipotesi messa sul tavolo dei Comuni del comprensorio dalla Segreteria di Stato della migrazione (Sem) e che oggi vede Balerna e Novazzano salire sulle barricate. A risultare indigesta ai Municipi dei due enti locali l'intenzione di convertire, seppur a titolo temporaneo, lo stabile trasformato, oggi, in Centro federale d'asilo provvisorio a Pasture in un alloggio per 250 persone.

Un ampliamento, quello prospettato, che porterebbe a 600 posti letto la capacità di accoglienza. Ovvero ben oltre i patti stretti a suo tempo, che annunciavano la presenza di un massimo di 350 richiedenti l'asilo, ma in linea, di fatto, con le cifre degli arrivi negli ultimi tempi. Di più, hanno fatto capire a laRegione i sindaci Luca Pagani e Sergio Bernasconi, non se ne vogliono sul territorio di una realtà piccola e ultimamente già alle prese con migranti problematici (sebbene minoritari).

Sta di fatto che «l'obiettivo è quello di sostituire il Centro di Chiasso – di via Motta – con una nuova struttura a medio termine», ci conferma appunto il portavoce della Sem Daniel Bach. Da noi sollecitato su quanto emerso dall'incontro dell'aprile scorso fra la Segretaria di Stato Christine Schraner Burgener, il Consigliere di Sato Norman Gobbi e i rappresentanti dei Comuni di Balerna, Novazzano e Chiasso, si limita poi a ribadire che «Pasture aprirà i battenti a inizio estate 2024 con 350 posti letto». Mentre «tutto il resto – rimarca – è oggetto di negoziazioni con Cantone e Comuni».

Restano, a questo punto, svariati nodi da sciogliere. Su tutti le opposizioni che gli esecutivi di Balerna e Novazzano hanno formalizzato, proprio a seguito della riunione, per manifestare la loro contrarietà alla eventualità di veder crescere il numero di alloggi temporanei nella regione.

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