Mendrisiotto

Gestione dei richiedenti l'asilo: c'è grande preoccupazione

Il tema è oggetto di interrogazioni nei Comuni del Basso Mendrisiotto e di una petizione inviata a Berna

(archivio Ti-Press)

Una situazione che “è scappata di mano”. È l'opinione dei gruppi della Lega dei Ticinesi dei Comuni del Basso Mendrisiotto riguardo alla gestione dei richiedenti l'asilo. Tema caldo che è oggetto anche di una petizione inviata oggi a Berna dall'ex sindaco di Chiasso Moreno Colombo: “Ritengo necessario un intervento immediato da parte della Segreteria di Stato della migrazione (Sem), unitamente alla consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider, organizzando un incontro con il Consiglio di Stato ticinese e i Comuni del Basso Mendrisiotto. Al fine di attuare con una certa celerità tutte quelle tematiche che potrebbero portare a un complesso, ma previsto, autunno”. La Sem stima infatti che nei prossimi mesi vi sarà un importante aumento dei migranti.

“È dagli ultimi giorni, verosimilmente con l’arrivo delle temperature più calde, che sui media si ritrovano notizie piuttosto preoccupanti riguardanti il comportamento degli ospiti del Centro richiedenti asilo (Cra) nel nostro Distretto”, si legge pure nell'interrogazione inoltrata ai vari Municipi. “Sono purtroppo quotidiani gli interventi di polizia al fine di riportare l’ordine su piazze, nei giardini pubblici e i nostri commerci sono spesso obiettivo di furtarelli di poco conto, ma che disturbano il personale e la clientela”.

Interrogazione e petizione citano entrambe la denuncia di un gruppo di donne del Centro, nei confronti di alcuni uomini richiedenti l'asilo, per molestie di tipo verbale e anche fisico. “Tutto questo non è accettabile in nessun modo: il non rispetto delle regole di convivenza, il non rispetto nei confronti delle ospiti di sesso femminile, oggetto di violenze verbali e fisiche, sta a dimostrare quanto la realizzazione di un Centro richiedenti asilo sul nostro territorio si sia rilevato a pochi anni dalla sua apertura, fallimentare”, viene scritto nel testo dell'interrogazione. Secondo i firmatari, dunque, “la gestione degli ospiti è di fatto scappata di mano: le pattuglie di sicurezza privata in città sono inadeguate e inefficaci, la polizia comunale e cantonale non sempre può (e non deve!) intervenire unicamente per sedare eventuali discordie. I cittadini non ne possono più. Occorre un intervento più drastico con i responsabili di questa sciagurata gestione”.

Critiche a Berna

Secondo Stefano Tonini, granconsigliere e consigliere comunale a Chiasso, la situazione «conferma che la politica di asilo di Berna, basata su ammissioni senza controllo, non funziona più – ci dice –. Spaccio, aggressioni e furti perpetrati dagli ospiti dei centri per richiedenti asilo sono ormai tristemente noti a tutti. Abbiamo il dovere di garantire la sicurezza degli abitanti del Mendrisiotto e per questo non possiamo più permetterci di garantire ospitalità a chi sfrutta il sistema sociale svizzero ripagandoci con atti illegali».

“Già nel 2011, in qualità di sindaco di Chiasso e considerata che la situazione era divenuta insostenibile, avevo sollecitato la Sem a trovare delle soluzioni alternative a Chiasso e nel Basso Mendrisiotto in generale – ricorda invece Colombo nella petizione –. Avevo già indicato come, previo registrazione, le persone potevano poi essere trasferite, il prima possibile, in altri luoghi civili o militari”.

A livello locale, viene dunque chiesto ai Municipi del Basso Mendrisiotto, se essi si siano attivati “per informare le autorità competenti che la situazione non è più gestibile” e come intendono “manifestare il proprio sdegno per comportamenti sessisti inaccettabili”. Gli esecutivi vengono dunque sollecitati su quali provvedimenti intendono adottare “per ripristinare l'ordine e la vivibilità di spazi pubblici” e viene pure domandato loro quali provvedimenti sono stati presi “a tutela dei commercianti e degli esercizi pubblici danneggiati anche dal punto di vista dell'immagine di queste presenze”. Inoltre si chiede agli esecutivi come intendono intervenire “con la direzione del Cra per un miglioramento della sorveglianza da parte delle pattuglie di vigilanza privata verso gli ospiti del Centro che girovagano sul territorio comunale”.

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