Mendrisiotto

Rifugiate e donne, molestate al Centro federale di Chiasso

La Sem: ‘Abbiamo preso subito provvedimenti e avviato delle indagini’. Se le ragazze lo vorranno sarà sporta denuncia

A volte anche la convivenza fra donne e uomini è difficile
(Ti-Press)
22 giugno 2023
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Segno particolare ‘richiedenti l'asilo’, la vita di un gruppo di ragazze accolte nelle strutture di Chiasso del Centro federale d'asilo da un po‘ deve fare i conti con gli insulti e le molestie di alcuni degli ospiti maschili. Una situazione esasperante che le ha convinte, come riferito dal portale Tio, a far sentire la loro voce e ad appellarsi alla Segreteria di Stato della migrazione (Sem). In effetti, come ci conferma la stessa Sem, da noi interpellata, per voce di Samuel Wyss, mercoledì si sono fatte avanti in diverse, accusando singoli richiedenti l'asilo maschi presenti al Centro di Chiasso di «molestie verbali e talvolta fisiche». La Segretiera, tiene a far sapere il portavoce, «prende molto sul serio queste accuse e ha immediatamente preso provvedimenti e avviato delle indagini. Se necessario, o se le persone interessate lo desiderano, verrà chiamata la Polizia, ad esempio per sporgere denuncia».

Di norma, ci spiega ancora Wyss, i richiedenti l'asilo ricevono «il sostegno del personale della Sem, dei consulenti, dei rappresentanti legali e degli operatori pastorali; che naturalmente raccolgono anche le denunce e le preoccupazioni di queste persone». Se è necessario intervenire, la Sem «reagisce immediatamente nell'ambito delle sue possibilità e in collaborazione con i suoi partner». A quel punto, si ricorda, gli ospiti possono anche essere trasferiti in altri Centri federali.

C’è un ‘piano sicurezza’

Inoltre, dall'inizio del 2022 la Sem, ci rende attenti il portavoce, sta attuando «il progetto ‘Prévention et Sécurité’ (PreSeC) per migliorare ulteriormente la sicurezza nei Centri federali d'asilo. Ciò comporta l'impiego di agenti per la prevenzione dei conflitti o l'applicazione di un concetto globale di prevenzione dei conflitti. Le ordinanze e le direttive interne (ad esempio sulle perquisizioni dei richiedenti asilo) sono state riviste e rese più precise e le procedure interne sono state adattate. Inoltre, nell'ambito di un progetto pilota, è stato creato un ufficio per la segnalazione di incidenti e preoccupazioni dei richiedenti asilo e del personale. Tutte queste misure hanno portato a una riduzione significativa del numero di incidenti ogni 10mila pernottamenti».

Dal febbraio 2021 nel Centro lavorano anche consulenti per la prevenzione dei conflitti, quale primo punto di contatto. Questi specialisti sanno riconoscere «le frustrazioni e le controversie in una fase iniziale e le affrontano in modo che i conflitti non degenerino in violenza». I risultati? La Segreteria, fa sapere ancora Wyss, ha creato un totale di 72,6 nuove posizioni a tempo pieno per gli ufficiali di prevenzione dei conflitti tra febbraio 2021 e ottobre 2022. Da allora il numero di incidenti legati alla sicurezza è in calo: dai 20,8 incidenti ogni 10mila pernottamenti nel 2021 ai 12,4 del 2022.

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