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Chiasso fa un passo verso il Centro professionale del tessile

Pubblicata la domanda di costruzione, preludio alla realizzazione del complesso scolastico. Il sindaco Arrigoni: ‘Siamo a un punto importante’

Primo passo concreto
(Ti-Press/laRegione)
13 maggio 2023
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La cittadina di Chiasso ha lottato (e non poco) per averlo. Dopo anni di tira e molla, alfine nei giorni scorsi il Municipio locale ha avuto tra le mani il dossier che spiana strada alla costruzione del nuovo Centro professionale tecnico del settore tessile. La documentazione, tra relazioni e planimetrie, sta tutta in due scatole, ma la portata del progetto si misura oggi con il grado di soddisfazione manifestato dal sindaco Bruno Arrigoni, oltre che con l’importanza dell’investimento – si parla in totale di 63 milioni di franchi – e il segno architettonico che lascerà la scuola nel paesaggio urbano chiassese, lì tra la realtà ferroviaria e la spina dorsale di Corso San Gottardo. Nella visione dei progettisti, che si sono aggiudicati il bando di concorso (Bolta Bianchi architetti), non a caso, rappresenta una ‘Cerniera’.

Un momento atteso

Il sindaco aspettava da tempo questo giorno. Ovvero il momento in cui avrebbe visto pubblicata all’albo comunale la domanda di costruzione del futuro complesso scolastico in cui confluiranno le attuali sedi dell’Istituto di Biasca e Viganello. E questa volta ci siamo davvero: i piani che ridisegnano l’area, ribattezzata a Piano regolatore ‘Zona mista intensiva speciale’, accanto alla stazione ferroviaria, restituiscono più di 7mila metri quadri di superficie dedicata ad attività didattiche e oltre 67mila metri cubi di volume pronti ad accogliere una cinquantina di ‘addetti’ e un movimento giornaliero in media di 330 persone.

L’attesa era tanta? «Direi proprio di sì – ci risponde Arrigoni –. Siamo giunti a un passaggio importante. Di fatto è il primo passo concreto verso la realizzazione della scuola». A questo punto ne mancano ancora un paio. «In effetti – conferma —, come Municipio dobbiamo presentare al Consiglio comunale il messaggio municipale relativo ai posteggi – altro elemento non trascurabile nell’economia viaria della città, ndr –. Mentre il Gran consiglio sarà chiamato a ratificare l’incarto realizzativo». Sin qui il parlamento ha vistato, infatti, i 7,6 milioni necessari per le fasi di progettazione. Poi si potrà passare davvero all’azione, una volta superato l’iter edilizio e staccata la licenza a favore del ‘braccio operativo’ del Cantone (la Sezione della logistica del Dfe).

‘Ora guardiamo avanti’

Chiasso, in ogni caso, ci ha creduto da subito. Lo testimonia, ricorda Bruno Arrigoni, il milione di franchi messo a disposizione per questa operazione. «Addesso, però, si vede la luce – rimarca ancora il sindaco –, e dopo anni, almeno una quindicina, di discussioni e trattative, di accelerate e frenate. Ma guardiamo avanti». E davanti a sé il Comune ha la procedura di rito e un cantiere di tre anni e nove mesi prima di veder prendere forma il grande complesso scolastico, sinora immaginato solo grazie alle proiezioni grafiche dei progettisti.

Una presenza significativa (oltre che imponente) la sua, dalla quale le autorità cittadine si attendono delle ricadute. «A livello regionale, poter vantare il Centro professionale tecnico del settore tessile sul proprio territorio vuol dire poter attirare aziende del settore, oltre che contare su un certo indotto». In fondo il mondo della moda in Ticino fa leva (stando ai dati forniti dallo stesso Consiglio di Stato a fine 2021) su più di 180 realtà creative e produttive e coinvolge poco meno di 2mila addetti.

Un'area strategica in cambiamento

Scelta una posizione strategica, la struttura (priva di barriere architettoniche) non solo darà continuità al fronte dello scalo ferroviario, ma da progetto, si inserirà, come ricorda anche la Relazione tecnica, “in un’area in trasformazione, che disegna una figura urbana lineare, che inizia con la stazione e termina in via Rampa”. In quella fascia del comparto ferroviario nei piani si delinea una vera e propria riconversione degli spazi; e dietro c’è pure una strategia cantonale. Accanto alla scuola professionale, infatti, si prospetta la creazione di uno spazio dedicato all’ambito educativo e sportivo, sullo sfondo la costruzione di nuove palestre triple – il che ha fatto propendere, per ora, per la realizzazione di una ‘sala fitness’ a beneficio degli studenti –, e al contempo, il trasferimento del Centro professionale commerciale di Chiasso dalla sua attuale sede storica.

Quel marcato carattere pubblico

Dare corpo a una sorta di ‘polo della moda’ modificherà, però, anche la relazione del centro cittadino con il fronte della stazione. Un ruolo di peso l’avrà, in effetti, pure lo spazio pubblico disegnato dai progettisti, che nei loro intendimenti interagirà con “i percorsi pedonali e le piazze presenti lungo Corso San Gottardo, ponendosi in naturale continuità con essi”.

Varcando, al momento solo virtualmente, la soglia dell’edificio si noterà che gli ambienti risultano divisi tra “due tematiche principali”. Ovvero, le aree didattiche e le aree accessibili al pubblico. Concretamente, “l’idea di progetto – si spiega nella Relazione degli architetti – è quella di portare gli spazi scolastici ai piani superiori, lasciando in questo modo al piano terra gli spazi con carattere pubblico”. Al livello del marciapiede e della banchina si collocheranno, di fatto, i contenuti accessibili anche a utenti esterni alla Scuola, come l’atrio, il bar, la ’sala fitness‘ e la sala conferenze. Così, si fa notare, “i flussi pedonali che provengono dalla città e dalla stazione convergono negli spazi esterni, dalla forte valenza aggregativa, su cui si affacciano le funzioni dell’edificio con maggiore vocazione pubblica”.

Una scuola ‘riconoscibile’

Salendo in verticale lungo lo stabile, al di sopra, si troverà, invece, un volume di tre livelli a esclusivo uso didattico. Al suo interno, comunque, non mancheranno luoghi di socialità e zone di sosta per favorire l’incontro e il confronto tra gli studenti. Mentre le aule saranno modulate in modo diverso nelle loro dimensioni. A fare da filo rosso la volontà dichiarata del progetto di “rendere riconoscibile il volume della scuola”; volume definito “monolitico”.

Un autosilo per quattro

Al di sotto del livello della strada, nei primi due piani interrati sarà collocata poi l’autorimessa da 240 posti, alla quale si accederà da via Livio; e ancora più giù locali tecnici, deposito e archivio. L’ampio parcheggio coperto sarà in... condominio, tra la scuola, le Ferrovie, il Dipartimento finanze ed economia, e la città di Chiasso, che si è fatta carico della propria quota parte assicurandosi così un numero interessante di posteggi pubblici. Saranno 72 (e di breve durata) i posti ‘riservati’ al Comune, 75 ciascuno, invece, quelli in modalità ‘park and ride’ sotto il cappello di Ffs e Dfe, infine il Centro professionale potrà usufruire di 19 posteggi (uno esterno). Una ventina, per contro, gli spazi esterni destinati alla sosta per le biciclette, che si moltiplicheranno con la trasformazione del comparto ferroviario.

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