Mendrisiotto

Passione di Coldrerio: ‘Dopo il Covid più voglia di partecipare’

La rievocazione dell'episodio biblico si tiene ogni anno il mercoledì che precede la Pasqua

Un momento della rappresentazione andata in scena lo scorso anno
(Ti-Press)

Non solo un momento religioso, ma anche una «manifestazione legata al paese». Torna quest’anno la tradizionale Passione di Coldrerio. La rievocazione dell’episodio biblico verrà messa in scena domani sera, mercoledì, alle 21 e saranno coinvolti oltre 150 figuranti. «Quest’anno abbiamo avuto un’ottima partecipazione, anche da parte dei più piccoli», ci spiega Tatiana Solcà Audrino, membro del Comitato organizzativo, che si occupa principalmente del reclutamento dei personaggi e della preparazione degli abiti. Sono infatti una sessantina i bambini di terza, quarta e quinta elementare, che sfileranno in costume. Saranno comunque presenti tutte le fasce d’età: parteciperanno anche una ventina di ragazzi delle medie e altri figuranti, dai giovani adulti agli ‘over 70’. «Dopo la pandemia è aumentata la voglia di partecipare. Anche i giovani si prestano con entusiasmo», indica Solcà Audrino. Dopo due anni di stop forzato, era stato infatti possibile riprendere l’anno scorso.

Una tradizione decennale

La rievocazione, come detto, è molto radicata nel paese. La prima rappresentazione avvenne infatti nel 1945 in zona Castello, dall’idea di un gruppo di giovani, sulla scia delle Processioni storiche di Mendrisio. «Penso che molti di coloro che sono nati qui l'abbiano vista e vissuta ogni anno. Inoltre tanti degli odierni anziani hanno partecipato alla sua creazione». Nel corso degli anni sono state apportate delle modifiche. Nel 1965 andò in scena per la prima volta la Crocifissione, sul palco naturale del Ciossetto. Nel 2004 vennero poi aggiunte due scene e le parti recitate vennero registrate negli studi Rsi da attori professionisti, sotto la regia di Mino Müller. Non da ultimo, il rinnovamento dei momenti musicali, che vennero curati dal maestro Diego Fasolis. Tutto ciò ha reso lo spettacolo ancora più «suggestivo e coinvolgente», evidenzia Solcà Audrino.

Un'organizzazione logistica non indifferente

Una manifestazione, dunque, che è stata costruita negli anni, ma quali sono le tappe organizzative di un evento del genere? «Circa due mesi prima contattiamo i personaggi principali, che solitamente tengono molto al loro ruolo e restano gli stessi per svariati anni. Poi cerchiamo gli altri figuranti. Normalmente ci rivolgiamo a chi ha già partecipato alle edizioni precedenti e per i bambini ci affidiamo alla scuola». Il grosso del lavoro avviene però il mese prima, quando si devono montare gli scenari, preparare gli abiti, i sandali e gli altri accessori. «Con gli anni abbiamo messo a punto una buona macchina organizzativa. Abbiamo dei programmi ben definiti e sappiamo quali materiali preparare e quando». A livello logistico, inoltre, la situazione è più favorevole: «Da quest’anno abbiamo un magazzino nei locali dell’ex cooperativa. Dunque abbiamo molto più spazio e siamo riusciti, per quel che sono i materiali, a organizzarci molto meglio. Inoltre il Comune mette a disposizione le sale dove vestiamo i personaggi. Per fare ciò, anche la Chiesa ci lascia l’oratorio e da quest’anno possiamo usare anche una sala della casa per anziani».

Fondamentale il sostegno del pubblico

Un evento di questo tipo necessita sì di spazi, materiali e persone, ma anche di qualche sostegno finanziario. «La principale entrata arriva dalle generose offerte che fa il pubblico durante la rievocazione», indica Solcà Audrino. «Inoltre prima della manifestazione inviamo a tutti gli abitanti il programma, con la polizza di versamento allegata, che può utilizzare chi desidera sostenere la rievocazione. Un importantissimo sostegno arriva comunque dal Comune, principalmente per quanto riguarda la parte logistica. Per esempio mette a disposizione gli operai comunali per il grosso dei lavori, come pure il magazzino».

Costituita l'associazione

Dal punto di vista formale, da quest’anno c’è una novità. A febbraio è stata infatti costituita l’Associazione La Passione di Coldrerio. «Volevamo dare un valore anche giuridico al nostro gruppo – spiega Solcà Audrino –. Inoltre vi erano delle esigenze concrete che richiedevano la formalizzazione dell’organizzazione. Ci è sembrato giusto farlo anche per avere uno statuto che funga da punto fermo, e di partenza, per chi poi vorrà portare avanti questa manifestazione. Finora è stato in particolare il presidente, Samuele Solcà, ad aver dato continuità».

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