Mendrisiotto

Mendrisio, le prime liceo alla scoperta delle Vie al femminile

Ragazze e ragazzi ricevuti dal Municipio. Dalla storia alla civica, alle Politiche di genere

Ricevimento a Palazzo per ragazze e ragazzi del Liceo
(Ti-Press/Piccoli)
10 giugno 2022
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Non solo parole. A Mendrisio le Politiche di genere permeano ormai la quotidianità e il tessuto urbano locali. Come prima cosa, la Città è il primo e unico Comune ticinese ad avere un dicastero dedicato (e retto da una donna, Françoise Gehring); di seguito la volontà di promuovere un modo più equo e paritario di leggere la realtà lo si vede nelle piccole-grandi iniziative messe in atto dentro e fuori il Palazzo dell’amministrazione. Ne sono un esempio quanto mai concreto le Vie al femminile che agli occhi del Municipio, si legge in una nota, hanno "reso un po’ di giustizia alle donne, grazie anche a tessiture politiche tese a raggiungere un obiettivo condiviso". Lo hanno potuto toccare con mano pure le allieve e gli allievi di tre classi di prima del Liceo cantonale di Mendrisio, ricevuti oggi, venerdì, nella sala del Consiglio comunale.

Dal Bilancio di genere in poi

Nato dall’interesse della Commissione Unesco dell’Istituto, l’incontro ha dato modo a ragazze e ragazzi – accompagnati dai loro docenti – di assistere di fatto a una lezione di civica, vedendo da vicino come "possono nascere, crescere ed essere realizzati progetti che contribuiscono a definire l’identità di una città". A dare loro il benvenuto e a introdurli nel tema sono stati il municipale Daniele Caverzasio, presidente della Commissione toponomastica, la stessa capadicastero, il municipale Paolo Danielli e il consigliere comunale Andrea Stephani, tra gli autori dell’atto parlamentare interpartitico che ha dato il ‘la’ al progetto delle Vie al femminile, nonché storico e collaboratore degli Archivi Riuniti delle Donne Ticino. In un secondo tempo il sindaco Samuele Cavadini si è unito alla compagine istituzionale per illustrare il Bilancio di genere.

In effetti, come fatto notare dall’esecutivo, "ridisegnare le città in una prospettiva di genere non è un’impresa impossibile, a partire dai nomi di strade e piazze; c’è solo bisogno della volontà politica e a Mendrisio si è passati dalle parole ai fatti".

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