Mendrisiotto

Case anziani e Covid: visite sospese anche a Chiasso

Una misura, per gli Istituti Sociali della cittadina, voluta per 'valutare alcune situazioni dal punto di vista epidemiologico'

A Chiasso visite sospese almeno fino a venerdì

Il quesito è di quelli delicati, e ci mancherebbe: continuare a permettere le visite agli ospiti delle case per anziani o sospenderle? La pandemia in corso, la 'seconda ondata', sta mettendo a dura prova le strutture del Cantone. In alcuni casi, anche nel Mendrisiotto, si è reso necessario chiudere le porte. È successo una decina di giorni fa alla Don Guanella di Castel San Pietro dove, a seguito dell'accertata positività di tre residenti, le visite sono state sospese. Da allora ad oggi, i tamponi eseguiti 'a tappeto' hanno permesso di appurare che il virus ha effettivamente fatto breccia: i casi riscontrati tra ospiti e collaboratori sarebbero aumentati in maniera significativa. Stessa sorte per l'omonima casa di Maggia, dove negli scorsi giorni sono stati riscontrati 16 casi e dove, purtroppo, è avvenuto anche un decesso. Da oggi, inoltre, anche a Chiasso (gli Istituti sociali della cittadina gestiscono Casa Giardino e Casa Soave) le misure per cercare di non far attecchire il virus sono state inasprite. A conferma di ciò v'è un messaggio inviato ai parenti dei residenti, firmato dalla capodicastero socialità Roberta Pantani Tettamanti, dal direttore degli Istituti sociali Fabio Maestrini e dal direttore sanitario dottor William Pertoldi: “A titolo precauzionale e a tutela della salute di tutti i nostri residenti, su preavviso dell'Ufficio del Medico Cantonale, la Direzione sanitaria e amministrativa degli Istituti sociali decide la sospensione immediata di tutte le visite fino a nuovo avviso”. Anche nelle due strutture, stando a nostre informazioni, sono stati accertati dei casi positivi al Covid, sia tra gli ospiti che tra i collaboratori. Necessari, dunque, maggiori accertamenti. Anche alla luce del fatto che, nella missiva, si specifica: “Questa misura verrà rivalutata una volta chiarita la situazione epidemiologica all'interno delle due strutture”. Da noi contattato, il direttore delle strutture Fabio Maestrini spiega che la misura è stata presa perché «stiamo valutando alcune situazioni dal punto di vista epidemiologico perché abbiamo riscontrato dei casi positivi asintomatici». Casi che, almeno fino a stasera, e in attesa dei risultati dei nuovi tamponi effettuati sia sui residenti che sul personale curante, «si contano sulle dita di una mano». La sospensione delle visite – «durerà almeno fino a venerdì, poi valuteremo in base all'evolversi della situazione» – interessa sia Casa Giardino (dove «al momento non ci sono casi») che Casa Soave.  

Quattro casi alla Santa Lucia

Quattro casi di positività sono stati riscontrati anche ad Arzo, alla Casa Santa Lucia. Struttura – insieme alla Girotondo di Novazzano, La Quiete e Torriani (uno e due) di Mendrisio, S. F. S. Cabrini di Rancate – gestite da Ecam, Ente Case Anziani del Mendrisiotto. A confermare la positività è il direttore di Ecam Severino Briccola. «Sono state approntate tutte le misure del caso – aggiunge – e la situazione è continuamente monitorata. Purtroppo – ammette – la situazione non è tra le migliori ed è conosciuta in tutto il Cantone». L'aumento dei casi giornalieri a livello cantonale, d'altronde, è evidente: «Se i numeri salgono, purtroppo potrebbe accadere anche nelle case per anziani». Ad ogni modo, non si lascia nulla al caso: «Cerchiamo di fare il possibile in base anche alle direttive che ci vengono date dall'Ufficio del Medico cantonale». Il Dipartimento della Sanità e della Socialità ha confermato che, in totale, erano stati “14 gli ospiti sottoposti a tampone negli scorsi giorni, dopo che sabato era risultata positiva una residente. Gli strisci sui collaboratori attivi nella stessa ala della struttura hanno rilevato due casi positivi, entrambi asintomatici”. In tal senso, è stato specificato, “la casa ha già predisposto un reparto Covid qualora dovesse estendersi il contagio che attualmente è circoscritto”. Anche in questo caso si è necessariamente optato per la sospensione delle visite all'interno della casa, così come le attività socializzanti e i pranzi nei locali comuni.

 

 

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