Luganese

Record di visitatori al Museo della Radio Monte Ceneri

L'assemblea generale dell'associazione ha ratificato l'affiliazione di cinquanta nuovi soci sostenitori

Un gruppo di visitatori
(Associazione Museo della Radio)
22 aprile 2024
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Cinquanta nuovi soci sostenitori e un nuovo record di visitatori: sono queste le novità principali emerse durante la 24esima assemblea generale dell’Associazione Museo della Radio, tenutasi venerdì 19 aprile nella sede Atta di Bellinzona, diretta dal presidente Renato Ramazzina, che, nel suo intervento, ha sottolineato come la “Stazione radio nazionale onde medie del Monte Ceneri ha compiuto i 90 anni essendo entrata in servizio nel 1933 in un Cantone Ticino quasi contadino con circa 160mila abitanti”. Oggi, per la precisione, si può aggiungere che i sostenitori sono oltre quattrocento residenti oltre che in Svizzera anche in Paesi. L’assemblea ha poi approvato il rendiconto finanziario allestito dal cassiere Ivan Salvadè e ratificato l’affiliazione dei nuovi soci sostenitori.

Nella relazione del numero uno dell’Associazione, è stata messa in evidenza la storica ricorrenza “della leggendaria radio, abbinata ai 100 anni della prima stazione radio in Europa, ossia la famosa Bbc di Londra. Questi importanti avvenimenti hanno suscitato vivo interesse e così il Museo della Radio sul Monte Ceneri è stato frequentato da oltre mille visitatori, ciò che ha segnato il nuovo bellissimo record”. Ogni primo mercoledì del mese – ha proseguito Ramazzina – “assieme agli amici Enrico Sulmoni e Franco Dellacasa, abbiamo diretto una quarantina di visite guidate fornendo i dati di base della storia. Il Museo raccoglie oggi la bellezza di 1’537 oggetti e questo rappresenta un patrimonio che vogliamo gelosamente conservare assieme a una bellissima biblioteca in cui ci sono oltre mille libri e pubblicazioni varie. Vediamo sguardi e interessi che a volte lasciano a bocca aperta: i visitatori si soffermano a curiosare nei vecchi registratori, giradischi, apparecchi della filodiffusione, televisori, autoradio, strumenti di misura, parti di trasmettitori, valvole elettroniche, nomi di costruttori e oltre duecento marche provenienti da una trentina di Nazioni”.

È un passato testimone di tanto ingegno che ci aiuta a guardare e immaginare un avvenire di pace e prosperità. Il Museo della Radio sul Monte Ceneri – così ha concluso il presidente Ramazzina – è oggi un monumento protetto di valore nazionale iscritto nell’elenco dei Beni culturali del Cantone Ticino. In chiusura, c’è stato un momento di festa per il conferimento del titolo di socio onorario a Piermarco Fasola, uno dei fondatori del Museo. L’infrastruttura presso la Piazza d’Armi è fruibile il primo mercoledì di ogni mese e altre visite possono essere organizzate contattando il presidente Renato Ramazzina allo 079 620 02 06 oppure allo 076 565 30 10 (Franco Dellacasa).

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