Luganese

Ai nastri di partenza la Fiera di San Provino ad Agno

L’attesa manifestazione rurale che segna il passaggio dall’inverno alla primavera si terrà il 9, il 10 e l’11 marzo

Sarà baciata dal sole?
(Ti-Press)
4 marzo 2024
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Artigianato, gastronomia, animali da fattoria. Ma anche giostre e divertimento, convivialità e tanta gente. La Fiera di San Provino è tutto questo e sta per tornare. L’attesa manifestazione rurale che segna il passaggio dall’inverno alla primavera si svolgerà quest’anno sabato 9, domenica 10 e lunedì 11 marzo.

L’apertura delle bancarelle, delle giostre e dell’esposizione degli animali avverrà sabato alle 9.30 e queste attività chiuderanno alle 18. Richiamando anche il valore religioso della festa, alle 17.45 nella chiesa collegiata è prevista la santa messa, seguita dalla processione con il busto di San Provino. Infine, fra le 19 e la 1, serata gastronomica e festa danzante. Domenica e lunedì bancarelle, giostre ed esposizione degli animali, saranno aperte di nuovo dalle 9.30 alle 18 ed entrambi i giorni alle 10 si terrà la messa. Domenica, tra le 11.15 e le 11.45 avrà luogo il concerto della Filarmonica di Agno. Sempre la domenica sarà in funzione anche un trenino turistico gratuito, a meno che non vi sia maltempo. Per raggiungere la fiera si raccomanda l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici. Per tutte le informazioni: www.agno.ch, sotto la sezione ‘Fiera di San Provino’.

La raccolta firme continua

Prosegue intanto la raccolta firme, lanciata a febbraio 2023, per inserire questa fiera – e quella di San Martino – tra i beni immateriali tutelati dall’Unesco. A confermarcelo è Simona Genini, portavoce dei promotori della petizione. «In quanto organizzatore dell’evento, abbiamo incontrato il Municipio di Agno che ha ben accolto l’iniziativa e ha autorizzato la raccolta firme, mettendo inoltre a disposizione dei cittadini delle schede presso il punto informativo del Comune e vicino anche al tendone di gioventù rurale con i quali collaboriamo intensamente su questo tema».

L’idea, partita da un gruppo composto da Genini, Frank (Lupo) Moser, Maurizio Taiana, Matteo Quadranti e dalle associazioni di Gioventù rurale del Mendrisiotto e del Luganese, è quella di «far partire questa petizione dalla gente in modo tale che chi vive tradizioni come San Martino e San Provino percepisca questo senso di appartenenza al territorio e questo senso di origine rurale che ci caratterizza». Un’iniziativa, una prima in Svizzera, partita dal basso e che ha ottenuto il partenariato del club per l’Unesco Ticino. Un partenariato che ha un valore strettamente etico e morale e non prevede alcun sostegno di tipo finanziario. Una volta raccolto un numero cospicuo di adesioni, si procederà con la finalizzazione del dossier di candidatura. Procedura che potrebbe durare dai 6 mesi ai 3 anni prima di ricevere risposta da Parigi, sede internazionale Unesco.

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