Luganese

‘L’ex casa anziani di Castagnola non sia venduta ai privati’

È ricorso contro la variante di Piano regolatore sulla Residenza Castagneto. In vista delle Comunali, parola alle commissioni di quartiere: prima puntata

Futuro ancora incerto
(Ti-Press)
21 febbraio 2024
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L’ex casa per anziani al Castagneto non va venduta a privati. A dirlo è la commissione di quartiere di Cassarate-Castagnola-Ruvigliana, che ha presentato ricorso contro la variante di Piano regolatore posta in consultazione dal Municipio pochi mesi fa. È questa una delle principali notizie che emerge dalla prima puntata di una rubrica che ci accompagnerà fino alla fine di marzo in vista delle elezioni comunali. Abbiamo interpellato le venti commissioni cittadine, indagando sulle principali richieste alla politica luganese per la prossima legislatura e sui maggiori progetti in sospeso. Vediamo.

GANDRIA

‘Non siamo raggiungibili in bici: strada pericolosa’

Iniziamo il nostro giro da Gandria, che come ci ricorda la segretaria della commissione di quartiere Mara Bertelli Sanz «è uno dei quartieri turisticamente più attrattivi di Lugano, eppure rimane difficilmente raggiungibile sia da chi è in visita che dai suoi abitanti. La commissione ha chiesto a più riprese e su più fronti che ne venisse migliorata la viabilità e che fosse portata a un livello accettabile per la nostra epoca e geografia». Due in particolare gli aspetti migliorabili: ciclopiste e collegamenti in autobus. «Sulla cartina verde inviata a tutti i fuochi della Grande Lugano c’è scritto che ‘il Luganese è interamente percorribile in bicicletta’. Di Gandria, però, che non è assolutamente raggiungibile in bici, non c’è nemmeno il puntino sulla mappa. Come se non fosse parte del Luganese o, comunque, négligeable. L’unica strada (cantonale e d’interesse internazionale) che collega Gandria alla città è stretta, tortuosa, male illuminata e costellata da gallerie. Il limite di velocità è a tratti di 80 chilometri orari. Andare in bicicletta su questa strada è pericoloso. Auspichiamo che nella prossima legislatura vengano prese delle misure per avvicinarsi agli obiettivi della Legge federale sulle vie ciclabili».

E le auto? ‘I posteggi scarseggiano’

«Nel frattempo abbiamo chiesto che vengano aumentate perlomeno le corse degli autobus per scolari, pendolari e turisti, ma ci è stato risposto che il numero di utenti non è al livello auspicato e che, anzi, si ipotizzano tagli di prestazioni. Noi ci domandiamo come possiamo usare di più i mezzi se non ci sono le corse per rientrare? Come possono i giovani raggiungere la città se l’unica strada non è percorribile in bicicletta e le corse dell’unica linea sono limitate (a tratti meno di una ogni due ore)?». Poco meglio, secondo gli abitanti, anche per chi desidera raggiungere il pittoresco villaggio coi mezzi privati. «I posteggi scarseggiano e diverse famiglie nel quartiere hanno scelto di avere una sola macchina, anche per coscienza ambientale. Le auto elettriche e ibride sono in aumento, ma di colonnine di ricarica nemmeno l’ombra. I tetti delle case potrebbero ospitare una miniera di pannelli fotovoltaici, ma attualmente non sono ammessi, per tutelare il patrimonio paesaggistico (anche se la bellezza di Gandria si coglie soprattutto dal lago e non da monte). Crediamo che sia indispensabile che la Città permetta a Gandria di rimanere al passo con i tempi e sostenga la sua comunità nella crescita, nella mobilità e nell’evoluzione energetica».

BRÈ-ALDESAGO

‘Ci vogliono più bus’

Problemi in parte condivisi nel sovrastante quartiere di Brè-Aldesago. «Logica vorrebbe che ogni quartiere di una città venisse considerato in modo uguale – premette Andrea Schmid, membro di commissione –. Questo però non pare essere il caso per il nostro quartiere, in particolare riguardo all’offerta di trasporto pubblico della linea 12 della Trasporti Pubblici Luganesi (Tpl) Sa. Attualmente, sette corse al giorno terminano ad Aldesago, sostando per circa 15 minuti, senza raggiungere Brè-Paese. Con la commissione abbiamo più volte sollecitato il Municipio, il Consiglio di Stato e la Tpl per, semplicemente, chiedere di prolungare quelle corse, sostenendo che il tempo di sosta sarebbe sufficiente per arrivare fino al capolinea e non lasciare a piedi gli abitanti di Brè. La situazione peggiora addirittura durante il weekend: le corse per Brè si alternano con quelle per Aldesago. Il Monte Brè è meta turistica promossa e molto gettonata, perciò l’offerta di corse limita fortemente la libertà di spostarsi, portando parecchia gente a raggiungere Brè in automobile».

Sull’aumento delle corse ‘Città e Cantone sembra che giochino a ping-pong’

I contatti con le istituzioni sul tema non sono mancati. «Tra le risposte ricevute dalle varie autorità, la più stravagante arriva dal Cantone: “Sarebbe utile conseguire un aumento dell’utenza già nel breve termine: ciò renderebbe più facile la concretizzazione del vostro obiettivo […]”. Valutiamo questa comunicazione poco costruttiva, crea un’impasse, o un cane che si morde la coda. A questo si aggiunge che il Dipartimento del territorio di Claudio Zali e la Divisione pianificazione, ambiente e mobilità della Città guidata da Filippo Lombardi sembrano giocare a ping-pong. Dalle comunicazioni pare che né l’uno né l’altra abbiano il compito di affrontare questa problematica. Durante le campagne elettorali i politici si interessano e fanno leva sui problemi dei nostri quartieri, li utilizzano per lanciare slogan e creare delle immagini dedicate, ma davvero tutti i cittadini del nostro Comune sono considerati in modo eguale?». Schmid termina con un appello: «Vorremmo semplicemente poter usufruire dei mezzi pubblici come tutti gli abitanti senza essere tagliati fuori da corse interrotte e superando le tariffe a zone (ma questo è un altro tema)».

CASSARATE-CASTAGNOLA

‘Castagneto: formula pubblico-privato meglio’

Fra le commissioni con il compito più arduo, c’è sicuramente quella di Cassarate-Castagnola-Ruvigliana, che deve fare i conti con un territorio che varia molto dal piano alla collina. E non a caso le problematiche e le richieste differiscono notevolmente. «Per Castagnola e Ruvigliana, fuor di dubbio, occorrono misure atte a evitare il calo demografico e lo svuotamento dei nuclei – osservano Piercarlo Poretti e Romolo Pignone (presidente e membro di commissione) –. Nell’ultimo trentennio abbiamo assistito alla chiusura di famosi alberghi. Occorre, perciò, introdurre misure adeguate affinché gli esercizi commerciali ancora presenti possano continuare a esistere e, parallelamente, incentivare l’insediamento di nuovi. Questo rimane il solo modo per rendere i nuclei più attrattivi e vivibili per tutte le fasce di età. Va altresì sostenuto un piano regolatore adeguato alla realtà dei nuclei, fermando la demolizione di abitazioni monofamiliari a scapito di palazzine di reddito su più piani».

‘Va mantenuta la pubblica utilità’

E, a tal proposito, «la nostra commissione ha presentato ricorso alla variante proposta dal Municipio che riguarda l’ex casa anziani Castagneto, contemplante la vendita della struttura a privati. Una struttura che, ricordiamo, attualmente gode di un vincolo di pubblica utilità. A nostro avviso tale vincolo non deve essere perso a favore di una mera riconversione abitativa, in quanto gli spazi possono certamente essere usati per altri scopi. Un accordo di partenariato pubblico-privato può riqualificare lo stabile, per esempio, attraverso la creazione di una serie di piccoli appartamenti per coppie di anziani, con spazi condivisi. Bisogna inoltre preservare le zone pubbliche interessate, nel pieno rispetto del paesaggio naturale e del contesto culturale. In particolare, si pensi alla contigua chiesa di San Giorgio e alla sovrastante selva castanile Lepori».

A Cassarate piacciono i grandi progetti, ma occhio a traffico e isole di calore

Gran fermento pianificatorio anche in pianura, a Cassarate, dove però i progetti cittadini all’area portuale e al Campo Marzio sono sostenuti dalla commissione: «Appoggiamo pienamente l’impianto fotovoltaico del porto alla Foce, la riqualifica dei cantieri della Società Navigazione del lago di Lugano (Snl), per non parlare di tutti i vantaggi generati dalla realizzazione del Polo congressuale. E questo sia a livello di opportunità di sviluppo, sia a livello di viabilità con l’introduzione della linea tranviaria. Linea che prevede la realizzazione di un piccolo, ma importantissimo, nodo intermodale tram-battello nei pressi dei già citati cantieri della Snl, volto al potenziamento a est, anche in ottica transfrontaliera, del trasporto pubblico lacustre. Tuttavia, ahinoi, i tempi di concretizzazione rimangono e rimarranno biblici e, nel frattempo, occorre intervenire per ridistribuire il traffico sugli assi nord-sud. Traffico che attualmente, di fatto, è concentrato su un unico asse, quello di viale dei Faggi-via al Lido, e che per certi versi è diventato ancor più pericoloso con l’applicazione di una doppia corsia ciclabile. Un asse insidioso dove, spesso, le precedenze ai passaggi pedonali vengono bellamente ignorate». Il traffico non è l’unico problema di Cassarate: «Auspichiamo, non da ultimo, che vengano rinfrescati i punti più roventi, in particolare l’incrocio davanti alla Migros tra viale Castagnola e viale dei Faggi. Ci vorrà infatti qualche anno per vedere alte le nuove piante sul viale Castagnola. E, indipendentemente da quanto fresco queste potranno generare, il suddetto incrocio rimarrà rovente visto anche l’ampio marciapiede, ora di solo puro asfalto. Infine, nell’attesa che il trasporto pubblico si potenzi, in via generale urge una ripartizione equa del traffico di transito parassitario fra la parte bassa e la parte alta del quartiere».

VIGANELLO

‘Possiamo diventare un polo universitario’

Poco più a nord, a tenere banco sono le riqualifiche di importanti comparti: Villa Costanza e il relativo parco, l’ex Ptt, l’ex deposito delle Arl, l’Ospedale Italiano. «Da piccolo villaggio Viganello è dapprima diventato zona industriale (rogge, mulini, fabbriche...) con una forte presenza di immigrati italiani (non a caso è stato costruito l’Ospedale Italiano), e in seguito è divenuto luogo abitativo-dormitorio – ricorda il presidente della commissione Michele Amadò –. Non esiste un vero centro. Si è però sviluppato come ‘centro’ scolastico universitario, dalle scuole dell’infanzia all’università. Per una migliore qualità di vita ricordiamo la realizzazione del parco di Villa Costanza, tassello con il futuro parco Viarno a Pregassona, le prossime scuole di Viganello, e di altri parchi di Lugano, per offrire percorsi lenti e di svago di grande qualità. La presenza dell’università, e in particolare dei percorsi formativi in medicina, e il vicino centro di calcolo del Politecnico di Zurigo, suggeriscono di pensare a un’offerta universitaria. La struttura dell’Ospedale Civico è obsoleta, e si potrebbe immaginare proprio a Viganello un futuro sviluppo dell’ospedale legato all’università».

‘Lungimiranza’ per riqualifica comparti

Tra i comparti più grandi e per i quali c’è maggior attesa spiccano l’ex Posta. «Gli edifici ex-Ptt – una volta terminati i lavori per la collocazione della Divisione spazi urbani al Piano della Stampa – che sono edifici rappresentativi dell’architettura moderna, e in ottime condizioni come mostrato da uno studio Supsi con suggestive proposte di possibili destinazioni, si prestano a progetti di rivitalizzazione del quartiere (teatri, mercati, imprese, abitazioni per studenti e docenti, e atelier per artisti), ma anche per offrire attività sportive utili alle vicine scuole elementari, e di zone verdi, dalla casa di riposo la Meridiana sino a via Rava, da via Crocetta a via Generale Guisan». L’invito della commissione è quello di «guardare con lungimiranza» nella prossima legislatura, quando si tratterà di stabilire obiettivi, destinazioni e tempistiche.

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