Luganese

A Val Mara si va al voto per la Sala multiuso di Rovio

I cittadini saranno chiamati alle urne il prossimo 3 marzo. Riuscito il referendum dei contrari alla concessione di 990mila franchi per ristrutturazioni

I contrari ritengono l’intervento eccessivamente oneroso e non prioritario
(Val Mara)
6 febbraio 2024
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È ufficiale. Il 3 marzo prossimo, i cittadini di Val Mara saranno chiamati a votare sul destino della Sala multiuso di Rovio. Il 25 settembre 2023 il Consiglio comunale ha approvato la concessione di un credito di 990mila franchi per la ristrutturazione dello stabile. Contro questa decisione è stato lanciato, da un gruppo di cittadini, un referendum sottoscritto da 285 persone (16,3% degli iscritti in catalogo). Toccherà dunque ora al popolo decidere. Se prevarrà il sì, Val Mara potrà procedere con la ristrutturazione, se vincerà invece il no, il credito decadrà e lo stabile non verrà rimodernato.

L’intenzione del Municipio, si legge in un comunicato stampa, è di inserire tutti i servizi dell’amministrazione comunale dislocati a Rovio in un unico stabile facilmente raggiungibile. Attualmente i servizi finanziari hanno sede nell’edificio Legato Trivelli situato nel nucleo, il servizio sociale nella Sala multiuso e lo sportello di cancelleria nello stabile di proprietà del Patriziato, per il quale paga un canone di locazione.

Già l’allora Municipio di Rovio aveva avviato la progettazione definitiva per la ristrutturazione dello stabile e anche la Commissione di studio sull’aggregazione comunale aveva individuato l’edificio di pregio situato in piazza Fontana quale sede per i servizi amministrativi dislocati a Rovio. Il progetto prevede al pianterreno una Sala multiuso con uno sportello dedicato al pubblico e un Wc per disabili, all’esterno verranno rinnovati quelli esistenti. Al primo piano verranno creati gli uffici per i Servizi finanziari e per il Servizio sociale.

Le associazioni che operano nel comune di Val Mara, si legge ancora nella nota, “necessitano di spazi dove svolgere i loro incontri, la sala che verrà creata al pianterreno potrà essere messa a disposizione per queste necessità”. Si tratta di una ristrutturazione totale che prevede il completo rifacimento dell’impianto di produzione del calore, dell’impianto elettrico, del tetto e dei pavimenti. Questo edificio è situato all’interno del perimetro di rispetto della chiesa parrocchiale dei Santi Vitale e Agata, gli interventi sullo stabile devono quindi sottostare alle condizioni poste dall’Ufficio dei beni culturali. Nella nota viene ricordato che l’architetto Tita Carloni aveva coordinato l’esecuzione delle tinteggiature e degli intonaci che rendono l’edificio di particolare pregio.

Gli argomenti dei promotori del referendum e contrari dunque alla concessione del credito si fondano sul fatto che non sia un intervento prioritario ed eccessivamente oneroso.

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