Luganese

Se il Cantone frena sulle strade a 30 km/h

Traffico, la municipale Karin Valenzano Rossi annuncia limiti di velocità lungo viale Carlo Cattaneo e nel tratto finale di Corso Elvezia

L’immagine risale al 2008, ma la situazione non è cambiata molto
(Ti-Press/Archivio)
31 gennaio 2024
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Viale Carlo Cattaneo e l’ultimo tratto di Corso Elvezia sono destinate a essere trasformate in strade a velocità limitata a 30 chilometri orari. Lo ha detto Karin Valenzano Rossi, responsabile del Dicastero sicurezza e spazi urbani di Lugano, nella serata pubblica intitolata “Lugano e il suo traffico”, organizzata stasera dalla Commissione di quartiere Lugano Centro-Loreto all’Asilo Ciani, alla quale hanno partecipato, in qualità di relatori, anche Mauro Ferella Falda, ingegnere del traffico, che ha accompagnato la Città nell’implementazione del Piano della viabilità del polo (Pvp) e Franco Macchi, già vicecomandante della Polizia di Lugano.

Porlezza-Lugano via lago, l’approdo è vicino

La municipale ha messo in evidenza le carenze infrastrutturali (come i calibri delle strade risalenti al secolo scorso) e il fatto che la Città non può decidere da sola, in quanto, nell’elaborazione dei Piani di agglomerato, sono coinvolti anche la Confederazione e il Cantone. Rispetto alle reiterate richieste dei quartieri per ridurre la velocità dei veicoli lungo le strade, Valenzano Rossi ha comunicato che, per viale Carlo Cattaneo e l’ultimo tratto di Corso Elvezia, la perizia è pronta e la velocità massima a 30 km/h si dovrebbe concretizzare a breve, annunciando, inoltre, che è in fase di definizione un trasporto via lago tra Porlezza e Lugano. Tuttavia, la municipale ha sottolineato pure che, malgrado la Confederazione abbia recentemente attenuato i requisiti per l’introduzione di limiti di velocità a 30 km/h, il Cantone mantiene un’interpretazione rigida, così come la maggioranza del Municipio di Lugano, per cui il messaggio pendente in Consiglio comunale è frutto di un compromesso.

Il Pvp ha funzionato, ma la A2 è satura

Nella serata condotta da Enrico Carpani, giornalista e membro della Commissione di quartiere, non si è parlato solo di riduzione di velocità, ma anche di traffico e del rumore che genera: Lugano è la seconda città più rumorosa della Svizzera, ha evidenziato Carpani. Ferella Falda, prima di rispondere alle numerose domande del pubblico, in estrema sintesi, ha presentato gli elementi fondamentali sui quali poggia il Pvp e ha snocciolato alcune cifre, tra le quali spicca il transito di ben 260’000 veicoli al giorno, in entrata e in uscita dalla città. Di questi, tra il 30 e il 40% non hanno quale destinazione Lugano, mentre circa 60’000 sono movimenti interni all’area cittadina. L’obiettivo del Pvp era proprio quello di eliminare, o perlomeno ridurre in modo sostanziale, il transito attraverso la città. Ferella Falda ha citato la galleria Vedeggio–Cassarate e gli accessi al centro tramite i due ‘tridenti’ (provenienti da nord, da sud e dalla collina) e ha difeso il Pvp sostenendo che, dal 2012, i miglioramenti ci sono stati, soprattutto al mattino e lungo diverse strade, mentre in altre vie il traffico è aumentato. Del resto, il numero di vetture in circolazione è cresciuto e 30 anni fa, quando si è pensato il piano, non si è prevista la saturazione di quella che avrebbe dovuto essere la circonvallazione di Lugano, ossia l’autostrada. Infatti, negli orari di punta, ma soprattutto la sera e quando capita un incidente, la viabilità lungo la A2 tra Lugano e Mendrisio è bloccata e gli automobilisti passano attraverso la città, intasando il traffico.

Parecchi i punti critici

Negli ultimi vent’anni è stato fatto parecchio per la mobilità lenta e con l’aumento dell'offerta di trasporto pubblico. Margini di miglioramento ci sono ancora per la rete i percorsi ciclabili. Ma questi progressi incidono poco sul traffico. In città, ci sono diversi punti critici, a cominciare all’ultimo tratto di Corso Elvezia (10’000 transiti al giorno), senza dimenticare l’area attorno al tunnel di Besso, la via Zurigo (attraversata da 21’000 veicoli al giorno) e, a Loreto, via Riva e via Maraini (qui i passaggi giornalieri arrivano a 26’000), spesso utilizzate quale percorso alternativo al lungolago, dove transitano 19’000 veicoli al giorno. Attraverso la galleria Vedeggio–Cassarate transitano invece 26’000 veicoli al giorno, 20’000 lungo via Sonvico e via Trevano, 30’000 da via San Gottardo, 16’000 da via Balestra.

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