Luganese

Gli abitanti di Cadro creano la mappa della loro comunità

Il 30 gennaio inizia la seconda tappa, dopo Sonvico, del progetto di raccolta e valorizzazione del patrimonio culturale immateriale dei quartieri

L’ex masseria Reali
(archivio Ti-Press)
23 gennaio 2024
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Dopo Sonvico, arriva a Cadro il progetto di raccolta e valorizzazione del patrimonio culturale immateriale dei quartieri della città attraverso la stesura di mappe di comunità promosso dalla Divisione cultura della Città di Lugano. Per segnare l’avvio di questa iniziativa, martedì 30 gennaio alle 18 nella sala multiuso di Palazzo Reali ci sarà la presentazione di un volume dedicato al restauro del monumento funerario della famiglia Reali, l’ultima opera monumentale dello scultore luganese Antonio Chiattone realizzata nel 1903. La serata terminerà con un rinfresco.

Oltre alla descrizione del restauro dell’opera, la pubblicazione narra la storia dei Reali di Cadro e delle loro proprietà sul territorio cittadino. Famiglia di stuccatori attivi alla Corte di Spagna nel Settecento, i Reali dimorarono a Cadro fin dal Cinquecento, mentre la loro presenza a Lugano è limitata alle ultime quattro generazioni: la casa masserizia e il Castello Reali a Cadro (già sede del Municipio di Cadro e oggi dell’Ideatorio dell’Università della Svizzera italiana), come pure il Palazzo Reali in via Canova a Lugano sono le testimonianze architettoniche della presenza della famiglia sul territorio cittadino.

Fare una mappa di comunità significa creare una ‘carta d’identità’ del territorio in base alle percezioni degli abitanti, ma anche riflettere sul patrimonio materiale e immateriale che ci circonda; raccontare il territorio per condividerne gli aspetti che sono rilevanti per la comunità locale. Durante l’attività di allestimento della mappa, che si svolgerà con due incontri previsti il 16 e il 23 marzo, gli abitanti di Cadro saranno invitati a raccontare gli aspetti più significativi che caratterizzano il loro quartiere.

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