Luganese

Perucchi Borsa si autosospende dal Consiglio della magistratura

L’avvocata lascia temporaneamente la carica in attesa dell’esito dell’inchiesta penale a suo carico. Il presidente Damiano Stefani ha apprezzato il gesto

L’avvocata Simonetta Perucchi Borsa
(Ti-Press)
2 ottobre 2023
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L’avvocata Simonetta Perucchi Borsa si è autosospesa temporaneamente dalla carica di membro del Consiglio della magistratura. La comunicazione risale a qualche giorno fa. In concomitanza con l’apertura del procedimento nei suoi confronti, l’avvocata ha scritto alla presidenza del Consiglio della magistratura, informando della decisione che aveva preso. L’autosospensione è temporanea ed è stata voluta per consentire al Ministero pubblico di chiarire la sua posizione. Il presidente del Consiglio della magistratura Damiano Stefani ci fa sapere che ne ha preso atto e che ora attende serenamente l’esito del procedimento.

Quella transazione sospetta

Nei confronti di Perucchi Borsa, lo ricordiamo, è stata aperta un’inchiesta penale affidata al procuratore pubblico Daniele Galliano. Si ipotizzano i reati di riciclaggio di denaro, in alternativa carenza nella diligenza in operazioni finanziarie, e falsità in documenti. Da qui, la decisione dell’avvocata, il cui nome è emerso nell’ambito del processo celebrato il mese scorso, dinanzi alla Corte delle Assise criminali presieduta dal giudice Amos Pagnamenta, a carico di Nicolò Svizzero, 45enne italiano condannato a sei anni di prigione, per una truffa da quasi 30 milioni di euro. L’avvocata luganese è finita nel mirino di Emanuele Stauffer, legale di un accusatore privato, truffato da Svizzero. Per il parziale risarcimento di un altro truffato, tramite il conto riconducibile a Perucchi Borsa, cinque anni fa, sono transitati 4,5 milioni di euro, senza che l’avvocata avesse verificato l’origine dei soldi. Dal canto suo, l’avvocata ha fatto sapere di respingere ogni accusa.

Evitate ‘ombre su influenze esterne’

Il presidente del Consiglio della magistratura si dice soddisfatto e colpito positivamente dal gesto dell’avvocata, perché le indagini si possono svolgere serenamente, in assenza di ombre su influenze esterne e, continua Stefani, «oggettivamente, evita al Consiglio della magistratura di dover fare altri accertamenti. Simonetta Perucchi Borsa si è comportata in maniera apprezzabile. Ci aveva contattato già prima del processo a carico di Svizzero, per fornire spiegazioni in merito alla sua situazione. Io e la vicepresidente l’abbiamo incontrata per sentire la sua posizione e già allora ci aveva proposto di valutare una sua eventuale sospensione temporanea dalla carica». Tuttavia, continua il presidente del Consiglio della magistratura, «in quel momento, di fatti certi non ce n’erano. Noi, come autorità giudiziaria, ci possiamo basare soltanto sui fatti, non sulle opinioni». Nemmeno ora, peraltro, ce ne sono di fatti certi, se non le parole di un giudice e di un avvocato di parte.

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