Luganese

Tentano di truffare opere d’arte: a processo due 60enni

Arrestati ad aprile, i due avrebbero sottratto nel 2022 una trentina di opere d’arte a una collezione privata del Luganese

Attesa la data del processo
(Ti-Press)
27 settembre 2023
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Un 60enne e un 65enne cittadini italiani sono stati rinviati a giudizio, dopo il loro arresto avvenuto ad aprile, per aver sottratto nel 2022 una trentina di opere, tra dipinti e sculture, a una collezione privata del Luganese. Lo ha riferito la Rsi, che ha spiegato come ai due fossero stata affidate, da parte della collezione privata, diverse opere d’arte per destinarle alla vendita. Ma quando la proprietaria ne ha reclamato la restituzione, ordinata anche dalla Pretura nell’ambito di una procedura cautelare, per non riconsegnarle i due ne avrebbero inscenato la vendita a terzi, in Italia. A quel punto è scattata la denuncia e hanno preso avvio le indagini del Ministero pubblico, coordinate dalla procuratrice pubblica Chiara Borelli. Le accuse nei confronti dei due 60enni è di tentata truffa, appropriazione indebita e falsità in documenti.

Il processo, con data ancora sconosciuta, si terrà dinnanzi alla Corte delle Assise criminali di Lugano, presieduta dal giudice Amos Pagnamenta. Nel frattempo, informa ancora l’emittente di Comano, uno degli imputati è tornato a piede libero, mentre l’altro si trova tuttora dietro le sbarre, in regime di espiazione anticipata. Per loro l’accusa intende chiedere pene comprese tra i due e i cinque anni di carcere.

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