Luganese

Sant’Evasio, Campione d’Italia ricorre al Consiglio di Stato

L’enclave ha impugnato la decisione del Municipio di Arogno che intima la messa in sicurezza della masseria di Pugerna

Necessita di interventi
(Ti-Press)
15 settembre 2023
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Il comune di Campione d’Italia ha deciso di impugnare davanti al Servizio dei ricorsi del Consiglio di Stato una decisione del Municipio di Arogno. Al centro della disputa la masseria di Sant’Evasio che, pur essendo di proprietà dell’enclave, si trova nel territorio di Arogno, precisamente a Pugerna. Un edificio storico, la masseria, risalente all’epoca longobarda, che comprende un complesso di edifici rurali e una piccola chiesa da tempo sconsacrata. Una masseria che Campione d’Italia intendeva vendere, sollecitando l’interesse di Arogno che lo scorso 19 maggio ha avanzato una offerta d’acquisto di 85mila franchi. Offerta declinata da Campione, che dichiarava la disponibilità a valutare di concerto con Arogno un progetto di riqualificazione dell’intera area. La risposta del Comune ticinese è arrivata lo scorso 14 giugno. Il contenuto della missiva è alla base del ricorso al Consiglio di Stato.

All’origine della diatriba, la messa in sicurezza

Cosa c’è di così grave da dover ricorrere alle carte bollate? La risposta all’interrogativo nella determina che dispone l’incarico all’avvocato Emanuele Verda, con studio a Lugano di presentare il ricorso. Il comune di Arogno nel giugno scorso intimava all’ente comunale dell’enclave, nel termine di 20 giorni, “i lavori necessari alla messa in sicurezza” oltre che entro lo stesso termine, un “... descrittivo delle opere e degli interventi che si intendevano realizzare al fine del ripristino dello stato di decoro dell’opera, in combinazione con gli obblighi di manutenzione inerenti al bene culturale”. La masseria di Sant’Evasio, dismessa da decenni, sembra dunque avvelenare i rapporti fra due Comuni che seppure divisi da una frontiera, sono sempre andati di comune accordo. Sentito da laRegione il sindaco dell’enclave Roberto Canesi commenta: “Noi con i nostri vicini non vogliamo assolutamente litigare. Il ricorso al Consiglio di Stato lo ritengo un atto dovuto per tutelare i nostri interessi. Al comune di Arogno rinnovo l’invito a sedersi attorno a un tavolo e discutere su quali interventi eseguire per mettere in sicurezza e riqualificare l’intera area. È nostra intenzione valorizzare la masseria di Sant’Evasio”.

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