Luganese

Pena più pesante per l'accoltellatrice della Manor

Il Tribunale federale di Bellinzona inasprisce la pena nei confronti della 30enne: da 9 anni a dieci e mezzo, sospesi a favore di un trattamento

Sentenza e condanna riviste
(Ti-Press)
24 agosto 2023
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La Corte d'appello del Tribunale penale federale di Bellinzona ha deciso di aumentare la pena per la donna di Lugano che nel novembre del 2020 aveva accoltellato due donne alla Manor di Lugano. La sentenza ha stabilito dieci anni e mezzo di carcere sospesi in favore di un trattamento stazionario in una struttura chiusa, un anno e mezzo in più rispetto alla decisione presa in primo grado. Durante il dibattimento, l'accusa aveva chiesto 14 anni di detenzione, mentre la difesa aveva proposto otto anni e sei mesi.

La decisione di aumentare la pena è stata presa perché la Corte d'appello ha ritenuto che ci fosse un concorso ideale tra il reato di ripetuto tentato assassinio e la violazione della legge Al-Qaïda/Stato islamico. La Corte ha sostenuto che le modalità con cui l'imputata ha commesso gli atti presso i Grandi Magazzini Manor di Lugano siano andate oltre quanto richiesto per l'adempimento del reato di tentato assassinio.

Nella commisurazione della pena, la Corte d'appello ha tenuto conto della scemata imputabilità stabilita dagli accertamenti peritali. Inoltre, sono state considerate come circostanze attenuanti le condizioni di detenzione presso le Strutture carcerarie del Cantone Ticino e il pentimento espresso dall'imputata nel corso del dibattimento di secondo grado.

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