Luganese

A Mezzovico presi di mira Protezione civile e militari

Un forte rombo nella notte ha svegliato gli abitanti, in particolare del quartiere di Vira. Quasi certo il dolo, ma ancora ignoti i motivi del gesto

Oggi avrebbero dovuto trasportare gli anziani della zona
(Rescue Media)
18 giugno 2023
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Protezione civile Lugano campagna (Pc) ed Esercito nel mirino delle fiamme scoppiate la scorsa notte a Mezzovico-Vira. I sei veicoli e i due rimorchi andati completamente distrutti appartenevano infatti alla Pc, mentre i tre autocarri danneggiati in un parcheggio poco distanti erano dei militari. Cominciano a delinearsi dunque i contorni del grosso incendio scoppiato attorno alle 4 in via San Mamete. Sul posto inoltre, da nostre informazioni, è stato trovato un accelerante – forse benzina –: un forte indizio che avvalorerebbe la tesi del dolo, sin dall’inizio presa in considerazione dagli inquirenti.

Lo spavento degli abitanti di Vira

Una nube impressionante alle prime luci dell’alba. Questo lo spettacolo che si sono trovati di fronte non soltanto forze dell’ordine e pompieri intervenuti sul posto, ma anche gli abitanti in particolare della frazione di Vira, situata a monte del rogo. «Abbiamo avuto tante testimonianze di cittadini che durante le fasi dell’incendio sono stati svegliati dai botti dei pneumatici che scoppiavano e dal rumore dei vetri che si rompevano, come anche dal fumo sviluppatosi in seguito – ci spiega Mauro Maggiulli, capodicastero Sicurezza pubblica –. Questo, sebbene l’area dov’è accaduto l’incendio (la parte alta di via San Mamete, nei pressi del viadotto che porta alla Stazione Ffs, ndr) non sia residenziale ma artigianale-industriale. Le abitazioni sono a monte». Fortunatamente, non è stata necessaria alcuna evacuazione, ci spiega il capodicastero, né si sono registrati feriti o intossicati. «Un grande ringraziamento da parte del Comune lo dobbiamo ai Pompieri (di Monteceneri, coi quali Mezzovico-Vira è convenzionato, ndr) intervenuti per spegnere le fiamme».

Danni anche a un magazzino comunale

Se la popolazione si è spaventata, le autorità sono sicuramente «molto sorprese. Il nostro è un comune tranquillo e quell’area lì è diverso tempo che è adibita a parcheggio per la Pc rispettivamente per i militari» osserva Maggiulli. «Molto strano» l’accaduto anche per il sindaco Mario Canepa. «Sembra un incendio appiccato nei confronti di bersagli mirati (Pc ed Esercito, ndr)». E Comune no? «Lo escluderei. Non ci sono diatribe in corso. Non abbiamo mai avuto il sentore che potesse accadere qualcosa del genere né danni di una certa importanza. Da noi non sono mai successi fatti di questo genere. Sì, magari qualche marachella: cestini danneggiati o scritte con lo spray. Ma non cose di questo tenore». Il sindaco precisa che ci sono stati dei danneggiamenti anche a uno stabile comunale: «Sono stato sul posto stamattina e ho potuto constatare danni piuttosto importanti. Anche a un nostro magazzino comunale. Lì accanto erano parcheggiati i veicoli della Pc e la parete è stata toccata dalle fiamme. Fortunatamente sono arrivati i Pompieri in tempo e si è potuto evitare il peggio». Ancora presto tuttavia per una stima dei danni. Nel complesso, si è comunque nell’ordine delle diverse decine di migliaia di franchi.

Fuoco prima ai veicoli della Pc, poi a quelli militari

Fra i due incendi, quello scoppiato prima è quello che ha distrutto i veicoli della Pc. E mentre i vigili del fuoco erano intenti a spegnere quelle fiamme, sono stati avvisati del secondo rogo, che stava interessando i camion militari. Complice anche l’aiuto della polizia, che da nostre informazioni sarebbe intervenuta con un estintore per dare una mano, e la vicinanza dei pompieri, questo secondo incendio avrebbe procurato danni meno ingenti. Fin dalla prima nota inviata stamattina alle redazioni, la Polizia cantonale non esclude il dolo. La certezza ancora non c’è, ma ci sarebbero degli indizi molto forti in quella direzione. Sembrerebbe infatti che siano stati usati inneschi acceleranti per alimentare il fuoco. Forse benzina.

In arrivo la videosorveglianza

I misteri principali a questo punto sono l’identità del/dei presunto/i piromane/i e le motivazioni. Di certo, le autorità non potranno essere agevolate nelle proprie indagini dal Grande Fratello. «Recentemente il Consiglio comunale ha approvato un regolamento sulla videosorveglianza – ricorda Canepa –. Stiamo preparando l’ordinanza nella quale saranno elencati anche i luoghi dove posizionare le telecamere. E lì è sicuramente uno dei posti che avremmo preso in considerazione. Ma al momento attuale purtroppo non ci sono».

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