Luganese

Dal Cpt di Trevano ‘piena adesione allo sciopero del 10 maggio’

I docenti del Centro Professionale Tecnico ‘in campo per la difesa dei diritti e della dignità dei propri docenti e dei loro colleghi’

Piena adesione all’agitazione indetta da ErreDiPi, la Rete per la difesa delle pensioni
(Ti-Press)
8 maggio 2023
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‘Un taglio iniquo e offensivo dei sentimenti di giustizia e dignità che devono sorreggere la società”, e piena “adesione alla mobilitazione che si oppone a tale decisione”. È la presa di posizione del Centro Professionale Tecnico di Trevano (Cpt) sullo sciopero del 10 maggio, indetto da ErreDiPi, la Rete per la difesa delle pensioni, che si batte contro il prospettato peggioramento delle rendite pensionistiche dei dipendenti pubblici affiliati all'Istituto di previdenza del Canton Ticino. La decisione segue di poche ore quella di Vpod e Ocst. “Il Centro Professionale Tecnico di Trevano – si legge nel comunicato – è da sempre impegnato con coscienza, competenza e responsabilità nella formazione dei giovani, nella promozione e nella difesa della qualità della scuola, che sono l’autentico investimento per il futuro di un Paese. La maggioranza dei docenti del Centro che ha espresso la propria posizione, ritenendo che la disponibilità ai sacrifici ‘comprensibili’, ‘accettabili’ e ‘sostenibili’ sia ora stata ampiamente esaurita, scende oggi in campo per la difesa dei diritti e della dignità dei propri docenti e dei loro colleghi che lavorano nell’Amministrazione cantonale, esprime il proprio netto dissenso al taglio alle loro pensioni”.

Il Cpt rimarca “la narrazione politica predominante in questi anni”, che “ha presentato l’impoverimento del sistema previdenziale come un evento inarrestabile e inoppugnabile, e le decisioni politiche prese di conseguenza hanno limitato sempre più le tutele per i lavoratori, ipotecandone pesantemente il futuro”. In questo contesto, il prossimo 10 maggio, “i docenti del Centro Professionale Tecnico di Trevano che condividono questi principi metteranno da parte la didattica e l’impegno a fornire le competenze di materia per aderire con fermezza alla mobilitazione contro il taglio alle pensioni degli insegnanti e dei dipendenti pubblici, convinti che sia necessario porre un freno a questa deriva e a questa politica di tagli ciechi che erodono sistematicamente la garanzia della qualità dell’insegnamento e dei servizi”. Annunciano che “dedicheranno le ore di scuola a esprimere, ciascuno secondo le proprie modalità, il proprio dissenso e a dibattere sui fondamenti della giustizia sociale”.

I docenti del Cpt si uniscono alle prese di posizione espresse da altre scuole, associazioni, sindacati e movimenti, impegnandosi “a sensibilizzare l’opinione pubblica e a far sentire la propria voce per difendere, attraverso i diritti degli insegnanti, anche quelli di tutti i lavoratori, poiché il progresso di un Paese si misura con la qualità della propria scuola pubblica e con l’unione e la solidarietà tra le categorie professionali, non con l’antagonismo nel fare a chi è più povero”. Da qui il rifiuto di “accettare passivamente che vengano messe in discussione la dignità e la sicurezza economica di coloro che dedicano la propria vita alla formazione delle nuove generazioni”. In conclusione, l'invito “a tutti i docenti, gli studenti e i cittadini a partecipare alla mobilitazione per difendere i diritti acquisiti e per costruire un sistema previdenziale più giusto e sostenibile per
tutti, costruito con il dialogo e la negoziazione equa fra le parti”.

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