Luganese

Si arricchisce il patrimonio storico del Museo della radio

All’assemblea in presenza, il presidente dell’associazione annuncia parecchie donazioni private di pezzi unici di impianti di trasmissione

Un variometro di onde medie del 1949 esposto al museo della radio del Monte Ceneri (Ti-Press/Archivio)
29 settembre 2021
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Si è tenuto lo scorso venerdì 17 settembre l’assemblea in presenza dell’Associazione Museo della Radio. Di fronte a una quarantina di soci, riuniti al Centro Atte di Bellinzona, il presidente Renato Ramazzina ha sottolineato come, rispettando le misure sanitarie precauzionali, diverse attività si siano potute mettere in atto nelle infrastrutture che dal 1933 avevano ospitato la Stazione radio nazionale delle onde medie del Monte Ceneri. Negli ultimi mesi – ha proseguito il presidente – a favore del Museo sono giunte parecchie donazioni private che rappresentano un patrimonio storico nell’ambito della comunicazione senza filo, pezzi unici di impianti di trasmissione che suscitano la curiosità e l’interesse dei visitatori. Con la direzione della Piazza d’Armi, la collaborazione è sempre eccellente e l’associazione ha voluto ringraziare Daniele Buletti, andato in pensione, e il subentrante Mauro Forini che ha assicurato la continuità, con il rilascio di una tessera permanente per l’entrata in zona militare. Di recente – ha concluso Renato Ramazzina – il Museo è stato visitato da un numeroso gruppo anziani di Monte Carasso, dalla Pro Ticino di Le Locle, dalla Scuola Media di Roveredo e dal Club Alpino Svizzero sezione di Lugano. L’emozione vissuta dai visitatori un poco in là con gli anni, nei loro ricordi ma anche dallo stupore riscontrato nella novità dei più giovani, gratificano tutto l’ambiente del Museo.

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