Luganese

Presidio per il Pronto soccorso di Viganello

Davanti all'Ospedale Italiano, a sostegno di una petizione dell'Mps

Ti-press
18 ottobre 2020
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Un manipolo di manifestanti ha messo in scena sabato un presidio di fronte all'Ospedale Italiano di Viganello, a sostegno della petizione (lanciata dal Movimento per il socialismo, Mps) per il mantenimento del nosocomio come ospedale acuto, fatto che sembra messo in discussione da alcuni fatti, come l'attuale chiusura del reparto di Pronto soccorso. Tra i relatori Fausto Beretta Piccoli, noto esponente della vita politica cittadina e già legato all'Italiano da motivi familiari e professionali.

"Da sempre il Pronto Soccorso dell’Ospedale Italiano svolge un ruolo fondamentale per la popolazione della Città di Lugano ed in particolare per i suoi quartieri popolari di Viganello, Molino Nuovo, Pregassona e Cassarate. La sua ubicazione permette di raggiungerlo con facilità e la sua qualità è apprezzata da tutte e tutti" si legge in uno scritto dell'Mps. "Dallo scorso 9 marzo 2020 il Pronto soccorso dell’Ospedale Italiano è chiuso! Questa decisione, presa dal Governo ticinese, era stata motivata con la necessità di concentrare le forze per affrontare la pandemia. Contemporaneamente erano stati chiusi i Pronto Soccorsi di Acquarossa e Faido così come i reparti d’ostetricia di Mendrisio e Locarno. Nel frattempo, ad eccezione del nostro Pronto Soccorso dell’Ospedale Italiano, tutto è stato riaperto Con questa petizione esprimiamo la nostra ferma opposizione e la richiesta di riaprire immedia- tamente il Pronto Soccorso dell’Ospedale Italiano. Riteniamo inoltre importante chiedere che lo stesso rimanga aperto alla popolazione 24 ore su 24 con il necessario personale qualificato".

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