Luganese

Casinò di Lugano col vento in poppa, e arriva l'online

La casa da gioco sotto la direzione della partente Ventrici è tornata a quota 55 milioni di franchi annui. Cosa dice il presidente Stauffer

Ti-press
2 settembre 2020
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Con la partenza di della direttrice Emanuela Ventrici, annunciata stamattina, si chiude un periodo sicuramente molto positivo per la Casinò Lugano Sa, la società di gestione della sala da gioco cittadina, che sotto la sua direzione (dal 2015)  ha recuperato una buona parte degli incassi persi nella precedente, complicata fase gestionale. Emanuela Ventrici, che era arrivata al casinò di Lugano nel 2009, da nostre informazioni rimarrà attiva professionalmente nel mondo del gioco d'azzardo, ma non dirigerà un altro casinò.

In questo prodigioso rientro nelle cifre nere di Casinò Lugano, quanto ha pesato la chisura del principale concorrente, oveerso i lCasinò di Campione d'Italia? È una delle domande che abbiamo posto a Emanuele Stauffer, presidente del Consiglio di amministrazione. 

"Sicuramente la vicenda campionese ha inciso sulle cifre degli ultimi due anni. La bravura della direttrice e del team è stata quella di aver gestito in modo impeccabile la chiusura di Campione. Perché si è trattato di reagire in modo immediato all'afflusso in modo massiccio dei clienti. Si figuri che il giorno stesso  che loro hanno chiuso il casinò, ci siamo trovati 'corti' di 100 posteggi. E questo afflusso si è poi mantenuto. Abbiamo dovuto adeguare la struttura a livello logistico, di personale, e quant'altro".

Non solo Campione

"Prima di questo però - continua Stuffer - il Casinò è cambiato. Basta leggere qualche articolo di giornale del 2013/2014 per rendersi conto di quale fosse la situazione.  La struttura anche internamente era disastrata a livello organizzativo, di personale, clientelisti... E qui devo dire che la direttrice ha contribuito a creare una struttura organizzata, professionale ed efficacissima. Non lo ha fatto da sola, ma è stata al centro di questo processo. Ha ristabilito l'ordine e la gestione corretta, ed è quello che francamente ha fatto la differenza. Le cifre dicono che già prima della chiusura di Campione stavano progredendo. Perché c'è stato tutto un lavoro di ristrutturazione e ammodernamento dei giochi, che all'inizio è costato ma poi ha dato i suoi frutti". Paradossalmente il fatto che oggi a Lugano le cose procedano al meglio, sarebbe tra i motivi alla base della partenza della direttrice, una sorta di mancanza di stimoli per un lavoro ormai portato a termine. "È quello che potrebbe capitare anche a me, di solito cambio ogni 5 anni, ma questo è a tempo parziale... e quindi non lascerò il casinò" sorride Stauffer.

Con la prospettiva di una riapertura di Campione, nel medio periodo, si rischia una nuova fase negativa?  "Non pensiamo più a Campione, oggi gestiamo il Casinò senza dover dipendente da fattori esterni. Le prospettive sono quelle che vediamo dai trend, abbiamo una situazione che è buona, se pensa che siamo tornati a 55 milioni di cifra d'affari dai 32 milioni dove si era scesi. Chiaramente i risultati di quest'anno sono influenzati dal Covid, molto dipenderà da come si verificherà la ripartenza in autunno, vale a dire se la clientela che si è  persa durante la pandemia tornerà, e quando tornerà".

In rete sicuri

A proposito di pandemia e clientela rimasta a casa: a che punto è l'implementazione della piattaforma per il gioco l'online? "Noi abbiamo ottenuto la licenza dal Consiglio federale in aprile, e questo è il primo step. Dopodiché prima di andare online  c'è ancora tutta una fase di approvazione, sempre da parte del Consiglio federale, che interessa per esempio la parte informatica, l'infrastruttura, siamo ancora alle prese con la parte tecnica. Bisogna dire che noi abbiamo messo la priorità su una partenza sicura: quasi tutti i casinò svizzeri che si sono già lanciati sul gioco online hanno avuto problemi grossi.  Perciò cercheremo di imparare anche da questi errori: penso che debutteremo verso la fine dell'anno, ma una data certa non è ancora stata stabilita".

Prima di quel momento andrà regolata la successione alla direttrice Ventrici. "Vogliamo fare un po' in fretta, non tanto per la scelta vera e propria, ma vorremmo fare chiarezza anche presso i collaboratori riguardo il futuro della struttura. Spero che entro la fine del mese avremo una decisione sul cosa fare, perlomeno". 

 

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