Luganese

Torricella-Taverne, congelata la seconda fermata Tilo

La stazione progettata sarebbe troppo vicino a quella esistente. Il Municipio scrive al Cantone. Buone notizie per quella a Camignolo: partirà la progettazione

14 gennaio 2020
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Troppo vicina a quella esistente. È questo l’ostacolo alla realizzazione della seconda fermata Ffs di Torricella-Taverne. «Per ora rimane nel cassetto», ammette il capoufficio della Pianificazione della mobilità del Dipartimento del territorio (Dt). La notizia è stata comunicata per ora solo verbalmente durante una riunione della Commissione della Vedeggio Valley (Cvv) prima di Natale, ma nell’esecutivo torricellese ha già suscitato fremiti: partirà oggi una lettera all’indirizzo del Consiglio di Stato sull’argomento.

L’idea di una seconda fermata Ffs a Torricella-Taverne è stata messa nero su bianco nel 2012, quando la Cvv – di cui fanno parte anche Bedano, Gravesano, Lamone, Mezzovico-Vira e Monteceneri – ha pubblicato uno studio denominato ‘Masterplan Medio-Alto Vedeggio’. Il progetto è stato fatto proprio poi dal Cantone, che l’ha portato a Berna. La Confederazione tuttavia non ha preso in considerazione i due progetti per il Programma di sviluppo strategico dell’infrastruttura ferroviaria, non ritenendoli prioritari e negando quindi un finanziamento. Il Dt ha comunque dichiarato di voler proseguire e così nel 2019 «abbiamo discusso con le Ffs per partire con la progettazione delle due fermate», spiega Maurizio Giacomazzi. Sì, perché oltre a quella nuova a Torricella-Taverne, per la precisione vicino alla riseria e non lontano dal nucleo di Taverne, il Tilo si fermerebbe anche a una nuova stazione: quella di Bironico-Camignolo, vicino alla scuola media. E se per quest’ultima «c’è un accordo di principio per partire quest’anno con la progettazione (per realizzarla indicativamente entro il 2025-26, ndr)», l’inghippo si è creato a Taverne.

Secondo proprietario (Confederazione) e gestore (Ffs) della rete ferroviaria, il problema starebbe infatti nell’eccessiva vicinanza fra la fermata esistente e quella pianificata: troppe fermate rischierebbero di far saltare delle coincidenze. «Per questo al momento non partiamo con la progettazione – spiega Giacomazzi –: non possiamo partire con qualcosa che non è condiviso dagli altri enti che decidono». Da noi contattato, il consigliere di Stato Claudio Zali si limita a sottolineare che l’intenzione del Cantone rimane «di farle entrambe, ma bisogna tener conto della collaborazione con la Confederazione e con le Ffs».

Berna e Ferrovie federali vedrebbero di buon occhio il progetto qualora Torricella-Taverne rinunciasse alla stazione attuale, vicino all’area industriale. «La decisione di sopprimere la fermata non è mai stato ventilata – osserva, da noi sentito, il vicesindaco Franco Voci – e quindi nemmeno presa in considerazione. Si dovrebbero valutare molto attentamente i pro e i contro comunque, ricordiamo che quella stazione serve anche la comunità di Bedano». «Siamo molto dispiaciuti – aggiunge il sindaco Tullio Crivelli –. Abbiamo già anche acquistato un terreno adiacente per un progetto (posteggi e infrastrutture comunali, che a questo punto potrebbero venir ridimensionati, ndr). Scriveremo una lettera al Consiglio di Stato». Nella lettera che sarà inviata oggi a Bellinzona, il Comune ribadirà la propria posizione: «Per noi è una fermata determinante, perché è in una posizione più centrale ed è quindi interessante per lo spostamento dei nostri cittadini. Chiediamo quindi che la stazione venga confermata» spiega Voci.

Migliore l’umore un po’ più a nord. «Siamo molto contenti che il progetto prosegua – ci dice la sindaca di Monteceneri Anna Celio Cattaneo –, anche perché non sarebbe una semplice stazione ma uno snodo molto importante anche per la mobilità lenta della zona».

Capitolo costi. Indicativamente, si parlava di nove milioni circa per la fermata di Torricella-Taverne e undici per quella di Bironico-Camignolo. «Col progetto di massima questi saranno affinati – evidenzia Giacomazzi –. Di certo saranno a carico di Cantone e Comuni, ma la chiave di riparto non è ancora stata stabilita».

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