Luganese

Aeroporto, Plr e Lega alimentano l’incertezza

Il direttore Maurizio Merlo: ‘Le contrapposizioni nuocciono all’immagine e alimentano l’incertezza’. Aspasi: ‘Occorre fiducia e responsabilità’.

(Ti-Press)
27 agosto 2019
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Della serie, quando a spiccare il volo è la campagna elettorale. Nuoce il botta e risposta fra Plr e Lega sull’aeroporto che vive un periodo difficile proprio a pochi mesi dalle elezioni comunali di aprile. I due principali partiti di Lugano, peraltro entrambi ben rappresentati nel Cda di Lugano Airport Sa (Lasa), che litigano pubblicamente su come si potrebbe fare per risollevare le sorti dello scalo stanno facendo il gioco di chi è da sempre critico o schierato contro ogni investimento ad Agno. Da una parte chi attribuisce la responsabilità al fantomatico “urocc” (Lega) dall’altra chi chiede l’azzeramento del Cda (Plr), peggio di così non potrebbe essere per l’immagine dello scalo.
«Ci stiamo davvero facendo male con le nostre mani». A lanciare l’allarme è il direttore dell’aeroporto Maurizio Merlo mentre attende la risposta da Zimex e da Swiss sull’incontro chiesto per chiarire le intenzioni delle due compagnie. Qual è l’effetto concreto di queste contrapposizioni politiche? «Non fanno altro che rovinare l’immagine dell’aeroporto e pregiudicare ogni genere di contratto, dalla pubblicità allo scalo al freno a potenziali investitori che temporeggiano – risponde il direttore dell’aeroporto –. Sono discorsi che giocano contro tutti gli interessi che ruotano attorno allo scalo. Discorsi che non portano da nessuna parte e influiscono negativamente anche sui ‘semplici’ passeggeri, A passare è infatti il messaggio colmo di contrapposizioni e certezze sotto forma di interrogativo: fino a quando continuerà a esistere l’aeroporto?». Un interrogativo dirompente che porta a conclusioni negative in un clima che destabilizza tutti, oltre a generare instabilità e preoccupazione fra i dipendenti.

L’Aspasi: ‘Occorre uscire dalla crisi’

Intanto, anche l’Associazione dei passeggeri aerei della Svizzera italiana (Aspasi) esprime il proprio sconcerto per il clima politico creatosi attorno all’aeroporto. Gettando acqua sul fuoco, Aspasi ritiene fondamentale disporre anche in futuro dello scalo ticinese con voli di linea verso Zurigo e Ginevra ma occorre ritrovare subito stabilità politica e fiducia degli attori coinvolti: “Il volo per Zurigo va garantito sul medio termine, mentre quello su Ginevra va ripristinato al più presto”. Alla luce dello studio dell’Università di San Gallo e dalle cifre di passeggeri che due anni fa l’aeroporto generava, si potrebbe fare. Urge però “uscire dalla crisi valutando ogni scenario e aprendo a tutti gli attori realmente interessati”.

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