Luganese

Pro Senectute torna a Besso

La mensa, da due anni a Parco Maraini, ha firmato un contratto con Artisa: si entra il 1° gennaio con un servizio che sarà ridotto

(Ti-Press)
10 agosto 2019
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Un ritorno a casa. A fine 2019 il servizio pasti della Pro Senectute lascerà il Parco Maraini, dov’è dal 2017. Le voci si rincorrevano da un po’, ora c’è l’ufficialità: «Abbiamo già firmato il nuovo contratto – conferma il direttore dell’ente, Gabriele Fattorini –, dovremmo entrare nei nuovi spazi con il 1° gennaio». Ancora qualche mese quindi, anche perché la sede scelta non è pronta: l’edificio, di proprietà dell’Artisa e situato nei pressi dell’Hotel Besso dietro alla Stazione Ffs, è ancora in costruzione.

La nuova location non è l’unica novità all’orizzonte per il servizio che garantisce decine di migliaia di pasti all’anno per la regione, molti dei quali consegnati a domicilio. «Almeno inizialmente non sarà una mensa aperta – spiega Fattorini –. Inizialmente faremo cucina per noi: per i pasti a domicilio, per le forniture dei nostri centri diurni e delle scuole nella forma di catering». La mensa della Pro Senectute in altre parole non sarà più veramente tale.

Per anni, in particolar modo nella fortunata sede di via Basilea dov’è rimasta un decennio, il servizio era diventato un punto di riferimento anche per persone sole o anziane, che avevano la possibilità di recarsi lì a consumare il proprio pasto. Un’opportunità rimasta anche con lo spostamento in via Tesserete a Parco Maraini, ma già lì «con la formula adottata è un aspetto che non è stato molto valorizzato».

Nella nuova sede di via Besso, il refettorio verrà proprio sostituito dal catering. Almeno inizialmente: «Artisa ha previsto una sorta di sala caffè al pian terreno, di dimensioni però abbastanza modeste. Non è tuttavia da escludere che in prospettiva si vada a sviluppare qualcosa per degli esterni che possano venire lì a pranzo». Con la chiusura serale della cucina, verranno ridotti quindi anche i turni di lavoro e conseguentemente l’organico.

Dissapori con Tertianum? ‘No’

«Nessuno perderà il posto di lavoro, questo è importante da sottolineare – evidenzia il direttore –. Nel contratto di cessione della cucina c’è un accordo di rilevamento del personale». Della decina di dipendenti attuali, una metà circa rimarrà infatti a Parco Maraini, sotto la gestione di Tertianum. E proprio i rapporti con quest’ultima – che ha rilevato la prestigiosa struttura, comprata proprio da Artisa a inizio 2017 – sono al centro di speculazioni sui motivi della partenza di Pro Senectute.

Ci sono stati dei dissapori? «No. E neanche una convivenza difficile, direi ormai piuttosto insensata. Sia la nostra che la loro (di Tertianum, ndr) attività sono in crescita – spiega Fattorini –. Pensavamo che potesse essere una soluzione definitiva, ma le loro esigenze sono cambiate. Inizialmente era previsto che preparassimo per loro meno pasti. Oggi le cifre sono cresciute considerevolmente e desiderano gestire loro la propria cucina. Non ci hanno dato la disdetta: ci siamo trovati e abbiamo ritenuto valide le loro motivazioni. Li ringraziamo in ogni caso, perché ci hanno tolto le castagne dal fuoco al momento opportuno».

Il riferimento è alla travagliata storia di traslochi che il servizio pasti ha avuto negli ultimi anni. Dopo aver lasciato la sede di Besso a fine 2016, demolita nel 2017 e ancora non rimpiazzata, l’ente si vide sfumare la possibilità di entrare nella nuova scuola elementare di Massagno. Trovò poi casa, per soli sei mesi però, all’ex Hotel Du Lac a Paradiso, per sbarcare poi a Parco Maraini. E ora, il ritorno a Besso, che dovrebbe portare stabilità: il contratto è per almeno dieci anni.

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