Luganese

Lugano, tutti pazzi per gli Argo

Decine di interessati accorsi per vedere i mezzi di salvataggio dei pompieri. I veicoli piacciono ai Corpi vodesi e neocastellani che pensano all'acquisto.

8 giugno 2019
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Decine di interessati e anche alcuni possibili acquirenti romandi. È senz’altro lusinghiero il bilancio degli Argo, i mezzi di salvataggio in dotazione dall’anno scorso ai Pompieri di Lugano. Una prima svizzera, che di fatto sta facendo scuola. «Abbiamo avuto almeno una quarantina di visite – conferma il portavoce del Corpo, Omar Della Chiesa –, e sembrerebbe che dei colleghi dei cantoni Vaud e Neuchâtel siano prossimi all’acquisto». Gli Argo sono possenti, canadesi e molto versatili. Oltre che in superficie – anche in luoghi di difficile accesso come le montagne –, sono attrezzati per interventi sotterranei, anfibi (possono infatti galleggiare) o sui binari. È quest’ultima particolarità a giustificarne la presenza a Lugano. I vigili del fuoco cittadini e la AlpTransit Sa firmarono circa dieci anni fa una convenzione: i primi si impegnarono a garantire la sicurezza nel tunnel di base del Ceneri, i secondi hanno finanziato – spendendo 1,9 milioni di franchi circa – diversi mezzi in uso del Corpo. Di questi soldi, 320’000 franchi sono stati investiti proprio per gli Argo. Quattro mezzi: due denominati ‘Rescue’ in quanto specializzati nel soccorso e gli altri chiamati ‘Fire’ perché equipaggiati per la lotta contro gli incendi.

La presentazione ufficiale dei veicoli avvenne l’anno scorso ad aprile, mentre sono in impiego da poco tempo prima. È quindi l’ora anche di tracciare i primi bilanci, partendo dal loro utilizzo. È stato massiccio? «Li abbiamo usati parecchio – spiega Della Chiesa –. Premettiamo che finché c’è il cantiere AlpTransit andranno adoperati prioritariamente per quello e soprattutto in questa fase dove si è ancora in piena costruzione risultano molto utili. I ‘Rescue’ sono serviti principalmente per casi nei quali sono intervenute anche le unità tecniche: ad esempio, i salvataggi su sentieri di montagna. Per questo scopo li abbiamo impiegati almeno una decina di volte». E i ‘Fire’? «Quelli sono stati utilizzati per almeno una dozzina di incendi boschivi, più l’anno scorso che questo. In un caso in Val Colla siamo intervenuti solo con gli Argo: erano gli unici mezzi che potevano accedere a quella zona».

Utili e ammirati, gli Argo. «L’autunno scorso Lugano ha ospitato una riunione della commissione internazionale degli incendi boschivi. Oltre ai colleghi romandi, erano presenti pompieri da diversi Paesi europei. Alcuni, come gli scandinavi che già li usano ma solo per la ferrovia, hanno apprezzato le altre funzionalità. Altri, come gli italiani, sono rimasti impressionati e ci sono Corpi delle regioni di montagna interessati anch’essi a un acquisto dal fornitore canadese».

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