Luganese

Il Plr luganese volta pagina

Superate le tensioni della mattina con le bordate di Bertini, l’assemblea ha votato il rinnovamento e, compatta, guarda avanti

©Ti-Press
15 giugno 2018
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Sorpresa, stupore e incomprensione. Si possono riassumere così le reazioni che abbiamo raccolto in mattinata allo sfogo del vicesindaco Michele Bertini che, sul CdT, ha rilasciato dichiarazioni polemiche. Dichiarazioni che, da una parte, hanno ‘rubato’ la scena alla ratifica del nuovo presidente della sezione Plr di Lugano Guido Tognola, dall’altra hanno buttato benzina sul fuoco alle tensioni sfociate con le dimissioni di Giovanna Viscardi.

Questa sera all’assemblea della sezione riunitasi al Conza, l’abbraccio dei 114 delegati a Michele Bertini ha però sciolto le tensioni emerse in mattinata con quel servizio in cui il vicesindaco di Lugano ha detto di essere stato abbandonato dal partito, rifiutando il ruolo di ‘cattivo’ nella caso Viscardi, anch’essa ringraziata e chiamata sul palco per l’abbraccio dei delegati. All’assemblea, Bertini ha chiarito che il suo è stato uno sfogo nato dall’amarezza vissuta negli ultimi mesi e ha rilanciato: «Lugano ha bisogno di una ventata nuova. Non è il partito che ha bisogno di una riscossa ma tutta la città e noi dobbiamo impegnarci per il bene comune partendo dalle visioni e dai valori libearli e radicali». I due si sono telefonati e hanno chiarito, almeno in parte, i contrasti passati. Le parole di Bertini apparse sul CdT in concomitanza con il rinnovo della presidenza della sezione hanno tuttavia rischiato di ostacolare la ripartenza del partito. Per l’ex vicesindaco Erasmo Pelli, Bertini farebbe bene a chiarire il messaggio: «Non si può lanciare il sasso senza bersaglio. Bisognerebbe precisare le circostanze del sentimento di isolamento che sta vivendo anche da parte del partito cantonale. Mi pare un messaggio criptico, ne vorremmo sapere di più». L’ex vicesindaco è dispiaciuto: «Bertini non ha scelto il momento giusto». Anche l’ex sindaco di Lugano Giorgio Giudici non condivide la tempistica scelta: «Ora, il partito ha bisogno di recuperare l’immagine, visto che ha già perso smalto. Bisognerebbe evitare di rilasciare dichiarazioni di quel tenore».

Ma torniamo all’assemblea. Il presidente del giorno Fulvio Pelli ha ripercorso le vicissitudini della sezione: «A rompere un rapporto di fiducia si fa in fretta, a costruirne uno nuovo occorre tempo. Intanto, la città soffre e noi siamo chiamati a guidare la sua rinascita. Pelli ha ricordato che tanti si sono arrabbiati per le dimissioni di Viscardi. Ora è tempo di voltare pagina. «Sappiamo che il partito non ha abbandonato Bertini che forse si aspettava qualcosa di più. Lo vogliamo tutti aiutare ma non lo facciamo se blocchiamo il partito». Le presidente della commissione cerca Giovanna Masoni Brenni, ex vicesindaco di Lugano, è convinta di aver trovato la persona giusta in Guido Tognola, e una squadra in grado di sostenere i rappresentanti al fronte, i municipali Michele Bertini e Roberto Badaracco chiamati sul palco del Conza.

Masoni ha citato l’ex sindaco Giudici che avrebbe voluto rinviare l’assemblea di stasera, «poi però ha incontrato Tognola, gli ha parlato e ha cambiato idea. Il profilo scelto è quello giusto, non condizionato dal passato né dalle correnti del partito, pronto al confronto e del tutto estraneo alle tensioni che ci hanno diviso. Il successo del partito dipenderà dall’impegno di ognuno di noi nel sostenere la squadra e il suo gioco». In coro tutti, anche i membri dell’Ufficio presidenziale che hanno preso la parola, hanno chiesto di voltare pagina e di cambiare marcia in vista dei prossimi appuntamenti elettorali dietro l’angolo. Masoni ha poi chiesto di lasciar lavorare chi ha accettato la sfida dando la forza al nuovo presidente e alla sua squadra.

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