Luganese

Mortale di Bissone, è Stefano Villa la vittima

Il 61enne deceduto ieri pomeriggio in seguito all'incidente era un impiegato al casinò dell'enclave

27 aprile 2018
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Un Suv di grossa cilindrata, una Range Rover, la svolta a sinistra e uno scooter che gli va improvvisamente ad impattare contro. Per il centauro la collisione è fortissima tanto da sbalzarlo dalla motocicletta e riversarlo con violenza a terra esanime. Le gravi ferite riportate nell’incidente sono state fatali a Stefano Villa, 61 anni, campionese con domicilio nel Mendrisiotto, ad Arzo. Una tragica fatalità lo ha strappato alla sua famiglia, in particolare alla figlia sedicenne che, finito il turno di lavoro al casinò dell’enclave poco dopo mezzogiorno, stava proprio andando a prendere a scuola. Da lei però non ci è mai arrivato; a Bissone, lungo via Campione, quella strada che faceva ogni giorno nel tragitto casa-lavoro, si è scontrato con un’auto guidata da una 47enne italiana, residente nel Luganese, proveniente da sud, che in quel momento stava svoltando a sinistra, all’altezza di un piccolo piazzale dove vi sono dei posteggi privati. «Stefano era un appassionato musicista, era un poeta – ci racconta con la voce spezzata dall’emozione la moglie, la scultrice e pittrice momò Manuela Petraglio –, mi piace ricordarlo così come lui era. Quando rientravo a casa in questi ultimi giorni lo sentivo già da lontano suonare e cantare nel mio atelier. Erano musiche belle e rilassanti ed era un vero piacere ascoltarlo. Recentemente aveva deciso di mettersi insieme a degli amici della Montagna in un gruppo. Per nostra figlia scriveva delle poesie da incanto».

Si cercano ancora testimoni

Stefano era conosciuto a Campione d’Italia anche per essere il nipote della maestra Somarelli, un’autorità scolastica a cavallo fra gli anni Cinquanta e Sessanta, ancora oggi nel ricordo di molti cittadini campionesi. La strada cantonale che da Bissone porta all’enclave ieri pomeriggio è stata chiusa per diverse ore aprendo in alcuni momenti a singhiozzo le due corsie. Solo nel tardo pomeriggio si è tornati a circolare regolarmente. Sul luogo dell’incidente si sono, infatti, recati, oltre ai soccorritori della Croce Verde di Lugano e agli agenti della Polizia comunale di Mendrisio, gli agenti della Polizia scientifica cantonale per i necessari rilievi. Comando che ha lanciato un appello ad eventuali testimoni, invitati a telefonare allo 0848 25 55 55. Ai familiari il nostro giornale rivolge le più sentite condoglianze.

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