Luganese

Da Paradiso a Tesserete: Prodotto locale, mon amour

A quelle già esistenti si aggiungono due manifestazioni che propongono gastronomia del territorio. ConProBio: 'Le cose sono cambiate rispetto a 25 anni fa'.

Foto Ti-Press
7 aprile 2018
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C’è sempre più voglia di locale. E come insegnano i principi economici, l’offerta aumenta perché lo richiede la domanda. Nascono dal ‘basso’, da esigenze della popolazione, le ultime due arrivate in fatto di prodotti del territorio. Ieri a Paradiso è stato inaugurato infatti il ‘Mercato in piazza’, mentre lunedì a Tesserete aprirà i battenti il ‘Mercato dei Sapori’. L’obiettivo delle due rassegne è la valorizzazione dei produttori ticinesi. Un filone che ormai conta già diversi attori e che – cfr. correlato – ha contribuito a cambiare le cose rispetto a solo pochi decenni fa.

'Mercato in piazza' a Paradiso

«Si è sempre alla ricerca di proposte e iniziative per far vivere il comune e le piazze – premette il sindaco di Paradiso Ettore Vismara –, in questo caso specifico l’idea di organizzare anche qui, seppur con le dovute proporzioni, un mercato come a Lugano è venuta a commercianti locali che hanno contattato il Municipio. Se n’è parlato e ci è parso da subito interessante». Questa, in sintesi, la genesi di ‘Mercato in piazza’ inaugurato ufficialmente ieri e messo in piedi in collaborazione con l’Associazione dei commercianti ambulanti ticinesi. Fino a ottobre, ogni primo venerdì del mese dalle 10 alle 18 piazza Municipio e piazza Boldini ospiteranno quindi una ventina di tendine, principalmente di prodotti gastronomici locali, ma non solo. «Ci sono anche vestiti e artigianato. E abbiamo richieste per nuove adesioni – rivela Vismara –, sono proposte che suscitano l’interesse della popolazione, che ha così l’opportunità di trovarsi in piazza e socializzare. Faremo sicuramente degli interventi per rendere il mercato più attrattivo, come rendere gratuito l’autosilo per chi ci va ad esempio».

'Mercato dei Sapori' a Tesserete

In Capriasca le dimensioni sono, per il momento, più ridotte. Gli espositori del ‘Mercato dei Sapori’ – che si svolgerà dal prossimo e per ogni secondo lunedì del mese fino a settembre, fra le 9 e le 13.30 – sono per ora sette. «In Municipio è arrivata la richiesta da parte della popolazione di organizzare un mercato alimentare – racconta, per il Comune, il coordinatore del progetto Nicolas Fazzalaro –, da cinque anni proponiamo già un evento simile a settembre (‘Sapori in Festa’, ndr), con una trentina di adesioni. Vorremmo creare qualcosa di più duraturo». Nonostante la prima edizione non sia ancora partita, idee per la prossima già ce ne sono: «Vorremmo ampliare l’offerta – spiega Fazzalaro –, promuovere anche l’artigianato locale per esempio. La Capriasca è legata alle sue origini di ‘paese’, questa è un’occasione per dare più visibilità e rendere più accessibili i produttori locali». Appuntamento quindi ai giardini di Tesserete.

L'opinione: 'È molto positivo che ci siano queste manifestazioni'

«È molto positivo che ci siano, in tutti i casi». Dalle Tre Valli al Luganese, dal Locarnese al profondo Sud del cantone: la proliferazione di manifestazioni che puntano sui prodotti locali è sotto gli occhi di tutti. Da noi interrogata sulla questione, la gerente della cooperativa ConProBio – attiva da anni nel settore –, Brigitte Bertoli, saluta favorevolmente queste rassegne. «Nella grande distribuzione è un trend anche un po’ commerciale – ammette –, mentre per le piccole realtà non è così: è una necessità, lo fanno per farsi conoscere. Sensibilizzano la gente all’acquisto dei prodotti del territorio, non dico a chilometro zero ma quasi. È importante che ci si renda conto che c’è la possibilità di acquistare e consumare questo genere di alimenti, e non solo. Più se ne parla e meglio è». Una sensibilizzazione che ConProBio conosce bene. «Noi siamo nati proprio dall’esigenza dei produttori e dei consumatori ticinesi di avere merci locali. È la filosofia della nostra cooperativa. Venti, venticinque anni fa si faceva molta fatica a smerciarle in Ticino. Era necessario vendere oltre Gottardo. Oggi in buona parte è ancora così, ma molti prodotti riescono a essere piazzati anche qui».

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