Luganese

Municipio di Lugano (a maggioranza) contrario a No Billag

Teme anche 'conseguenze negative anche sull'occupazione e sull'indotto nella nostra regione'

Ti-Press
25 gennaio 2018
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Il Municipio della Città di Lugano, a maggioranza, raccomanda di respingere l’iniziativa No Billag, in votazione il 4 marzo, che vuole abolire il canone radiotelevisivo. “Tale decisione mette in pericolo l’operatività della Rsi e delle altre emittenti televisive e radiofoniche, con conseguenze negative fra l’altro anche sull’occupazione e sull’indotto della nostra regione”. L’Esecutivo ritiene che l’approvazione dell’iniziativa avrebbe, a breve e a lungo termine, un impatto economico e sociale sul territorio del Luganese, quantificato nella perdita di molti dei circa 1'700 posti di lavoro generati direttamente e indirettamente dalla Rsi e dalle emittenti televisive e radiofoniche private.

Le ricadute sull’occupazione e sull’economia del Luganese e della Svizzera italiana tutta “sarebbero dunque rilevanti, con gravi conseguenze su famiglie, aziende partner e in generale sull’indotto della regione”. Lugano riconosce inoltre l’importanza che le reti Ssr e le emittenti radiofoniche e televisive locali “rivestono per la formazione delle opinioni dei cittadini. Un ruolo essenziale per il processo democratico svolto insieme alla stampa e a stretto contatto con i Comuni, cui viene garantita la copertura di molti temi ed eventi locali”.

Rischio impoverimento

Il gruppo Ssr, “è il solo in grado di fare concorrenza alle reti estere con contenuti volti a informare, educare e intrattenere in un’ottica di servizio pubblico. A esso si affianca la professionalità delle altre emittenti radiotelevisive regionali, che hanno saputo crearsi un pubblico e un ruolo complementare a quello delle emittenti pubbliche”. La contrazione dell’offerta “rappresenterebbe un impoverimento per la pluralità dei media e per la multiculturalità elvetica, un valore riconosciuto a livello nazionale come confermano i flussi di dare-avere”.

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