Luganese

Il Museo delle dogane a Gandria piace ai turisti

(Benedetto Galli)
2 novembre 2017
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Il Museo delle dogane a Gandria ha fatto il pieno di visitatori. In poco meno di 200 giorni, infatti, si sono contati oltre 8mila persone. Quanto basta per far dire ai responsabili che si è vissuta una stagione dal “risultato significativo”. 

“Dopo la firma - a febbraio di quest’anno - della Convenzione tra l’Amministrazione federale delle dogane e la Città di Lugano – si commenta in una nota –, si è aperta una nuova fase nella storia del Museo delle dogane, la cui gestione è stata affidata al Musec (Museo delle Culture)”. Per la prima volta, in effetti, è stato introdotto il biglietto d’ingresso di 3 franchi. Una scelta, si motiva, legata anche ai primi investimenti effettuati per la realizzazione di un bookshop/boutique molto apprezzato dai visitatori.

Ad amare in modo particolare questo museo sono soprattutto gli svizzero tedeschi, che rappresentano quasi il 61% dei visitatori. Il 20,6% del pubblico, invece, proviene dal territorio cantonale e dalla regione insubrica. Volendo addentrarsi nella statistica, risulta che il numero complessivo di ingressi (8'078) equivale a 40,8 visitatori al giorno. Si tratta – si ribadisce nel comunicato – di un dato significativo rispetto sia alla media (4'390), sia alla mediana (2'000) del numero dei visitatori dei 35 musei pubblici censiti nell’ultima rilevazione dell’Osservatorio culturale del Canton Ticino (Musei pubblici e privati in Ticino a confronto, ottobre 2016). Si ricorda, inoltre, che il Museo delle dogane è aperto soltanto per 198 giorni e per 4 ore al giorno.

Soddisfatte sia le autorità di Lugano che quelle federali. Secondo il capo del dicastero Cultura, Sport ed Eventi di Lugano, Roberto Badaracco, «il Museo delle Dogane si conferma ancora una volta punto fondamentale dell’offerta culturale e turistica del territorio. C’è grande soddisfazione per l’esito di questa prima stagione sperimentale, la scelta di firmare un accordo con l’Amministrazione federale delle dogane si è rivelata giusta». La responsabile del Museo, Maria Moser Menna, conferma pienamente la validità della scelta di affidare al Musec una gestione «che ha consentito il consolidamento della vocazione tematica del Museo delle dogane, un suo migliore radicamento territoriale e lo sviluppo di efficienti pratiche di gestione, al passo coi tempi”.

 

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