Sessa

'Buon viaggio Ignazio': Sessa festeggia e saluta il 'suo' consigliere federale

29 ottobre 2017
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«Sul tuo sentiero ci saranno sicuramente alcuni inciampi, ma siamo convinti che potrai rappresentarci degnamente a Berna: buon viaggio Ignazio». Così ha concluso il suo discorso il sindaco di Sessa Sergio Antonietti in occasione della festa per il neoconsigliere federale. Dopo quelli di Bellinzona e Montagnola, con il ricevimento di ieri nel paese che lo ha visto nascere e crescere, Ignazio Cassis ha chiuso la fase celebrativa tra l’elezione del 20 settembre e l’entrata in servizio prevista mercoledì, in qualità di ministro del Dipartimento federale degli affari esteri.

Il Consigliere federale è giunto sulla piazza del Municipio poco prima delle 10.30 accompagnato dalla moglie Paola. Ad accoglierlo c’erano i sindaci di Sessa e Monteggio (oltre che di numerosi comuni della regione), il Consigliere di Stato Paolo Beltraminelli in rappresentanza del Cantone e naturalmente i molti cittadini provenienti da tutto il Malcantone. Cassis ha poi sfilato in direzione di Piazza da Sora, avvolto nel calore del corteo festante capeggiato dalla banda locale della Società musicale Concordia (nella quale il consigliere federale ha suonato le prime note), colmo di palloncini rossi, blu e bianchi, bandiere svizzere e vessilli comunali. Orgoglio e commozione sono i sentimenti che si stagliano sulla piazzetta del suggestivo borgo. «Ricordo bene il giorno dell’elezione – ha detto il sindaco di Monteggio Piero Marchesi –. Ricordo le emozioni forti e vere di un paese e di un’intera regione stretti attorno al loro candidato indipendentemente dagli orizzonti politici: un cittadino comune, da Sessa fino al Consiglio federale».

Ignazio Cassis sale sul palco, ringrazia tutti e non nasconde l’emozione. «Parlare oggi di fronte alla mia regione è commovente oltre che un grande onore: sono cose che restano – ha detto il Consigliere federale –. «Sono ancorato a queste zone che hanno forgiato il mio carattere – ha continuato – mi ricordo dei giri in Piazza da Sora con la bicicletta che facevo da bambino, della vita di paese di cui ci accontentavamo, composta da due sole distrazioni: la chiesa e la banda. Quest’ultima mi ha fornito l’educazione musicale che serve ad ascoltare, a capire le varie sfumature delle note. E penso che senza la musica non avrei avuto quella finezza di ascolto che ho potuto sviluppare nel corso della mia vita». Una finezza di ascolto ben visibile anche nei volti concentrati dei presenti nell’ascoltare quel bambino con la bicicletta, definito ‘pacato e dal savoir faire’ già in tenera età dalla mamma Maria Rosa, nel frattempo cresciuto e che dal 1° novembre rappresenterà la Svizzera nei rapporti con il resto del mondo. «Chi l’avrebbe mai detto – ha dichiarato Cassis –: ma in fondo il bello della vita è lasciarsi sorprendere.

Non sarà un viaggio facile, ma sono felice di poter rappresentare il volto della nazione nel mondo». C’è spazio pure per una battuta: «Inizierò mercoledì, che sarà il giorno di Tutti i santi, e spero dunque che sia di buon auspicio perché se tutti danno una mano è difficile fare danni». Antonietti e Marchesi hanno voluto omaggiare Cassis con un quadro, dipinto dall’artista locale Casemiro Piazza, raffigurante il paese di Sessa e un pezzo della collina di Monteggio: «Per ricordarsi delle tue orgini anche nelle lunghe serate a Berna». I palloncini con attaccata una foto del nativo di Sessa si sono levati al cielo poco prima di mezzogiorno, mettendo fine ai discorsi e dando inizio all’aperitivo; l’ultimo prima che le portate si facciano più consistenti e meno spensierate nel nuovo ufficio a Palazzo federale

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